Nessuno crede veramente in
Dio e nel suo regno eterno; ed è giusto perché si tratta di idee infantili. Perfino
Gesù aveva i suoi dubbi: “Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?” Ma ciò
che lo aveva abbandonato non era Dio, bensì la sua idea di Dio.
Quello che è certo è che non
c’è nessun Paparino in cielo, pieno d’amore, ad aspettarci a braccia aperte per
regalarci la vita eterna… o la condanna eterna! E che dobbiamo sfangarcela da
soli.
È per questa certezza che
lottiamo tutti, singolarmente e collettivamente, per guadagnare un giorno solo
e per allungare la vita qua sulla Terra. Questa è l’unica fede che abbiamo. Abbiamo
fede nel divenire, nel trapassare, nel trascorrere: questa è per noi la vera
trascendenza. Non una mummia divina, posta immobile e immutabile, al centro del
cielo.
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