In origine era il Verbo, la
Parola divina? Ma se la Parola fosse stata sufficiente, che bisogno ci sarebbe
stato di passare alla creazione della materia?
La verità è che la Parola o
lo Spirito sono del tutto insufficienti e che bisogna passare all’atto violento
se si vuole aprire l’Essere al mondo. Il che dimostra che se Dio è puro Logos, ha
dovuto riconoscere i propri limiti: non ce la faceva a creare un mondo
spirituale.
Oppure che l’atto materiale
è il passaggio inevitabile, l’approdo di ogni azione spirituale. In tal caso,
la materia non è una degenerazione dello spirito, ma una sua solidificazione… o
addirittura una sua evoluzione.
In fondo, la creazione di
questo cosmo sgangherato mette in evidenza i limiti di Dio, del Dio della
tradizione. Avrebbe fatto una miglior figura un Nulla originale. Perché, se da
un Nulla nasce qualcosa, benché così misero, è pur sempre un vantaggio.
Qualcosa, una qualunque cosa, è meglio che niente. Ma siamo lontani dal meglio
o dalla perfezione attribuita dalla teologia al Dio creatore.
Certo, è questa immagine di Dio che
è obsoleta.
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