La pedofilia del cattolicesimo non è un fatto
estemporaneo, ma è sempre esistita e sempre esisterà, perché è costitutiva di
questa stessa religione. Non solo è l’ideologia del padre, del figlio e della
madre eterni, che a quanto pare non hanno alcuna evoluzione, e si ritrovano
così anche nell’aldilà, ma è anche una religione per bambini, espressa con
parole, parabole e concetti infantili.
Gli insegnamenti di Gesù sono rivolti ad un pubblico di
bambini, di uomini-bambini, che non crescono mai, che non assumono su di sé la
responsabilità di staccarsi dalla famiglia e di diventare adulti. Se non sarete
come bambini non entrerete nel regno dei cieli – che è ovviamente il regno del padre.
E dunque è meglio non crescere mai.
Questo è evidente nella struttura stessa della Chiesa,
dove si esprime sempre un rapporto padre-figlio. Se il prete è il padre, è
chiaro che tutti gli altri devono restare assoggettati alla sua autorità,
restando per sempre bambini che si fanno guidare dalla madre Chiesa.
Il Papa stesso parla con voce da bambino ed esprime idee infantili.
E, nei seminari, si allevano preti bambini che dovrebbero restare per sempre
vergini. Peccato che, nella sua ignoranza della psicologia elementare, il
cattolicesimo non sappia che anche il bambino ha una sua sessualità. Quando
perciò sentirà le prime pulsioni, non potrà che rivolgersi ai bambini attorno a
lui. Cosa che fanno molti preti.
Nessun commento:
Posta un commento