Se prescindiamo dalla
religioni, che ci parlano di un Dio perfetto, di una Mente meravigliosa che
concepisce e crea ad un certo punto il cosmo, ciò che vediamo è un universo
nato da una gigantesca esplosione che a poco a poco si evolve in una
determinata direzione e infine dà origine a forme di vita più intelligenti. Ma,
poiché tutto questo si sviluppa faticosamente, lentamente e senza badare alla
distruzione dei più deboli, si potrebbe osservare che si poteva fare qualcosa
di meglio.
In ogni caso è evidente che
le forme di vita più intelligenti emergono in fondo e non all’inizio, sono cioè
i prodotti di un lungo processo.
La spiritualità rappresenta
un ulteriore passaggio, quando gli esseri più evoluti si pongono domande sulla
loro origine e sulle leggi che regolano il tutto. Fra milioni di anni, forse la
dimensione spirituale costituirà la forma predominante di vita, ma ancora una
volta sarà posta in fondo, non all’inizio.
Questa osservazione ci porta
a dire che quel Dio “puro spirito”, che qualcuno vorrebbe mettere all’origine, deve
ancora nascere o sta solo emettendo i primi vagiti.
D’altronde, il buddhismo crede
che un giorno arriverà il Buddha del futuro, Maitreya, e anche il cristianesimo
parla di una seconda venuta del Cristo, speriamo meno cruenta della prima.
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