Che la meditazione non sia un fatto
di semplice autosuggestione e che favorisca il benessere psico-fisico è
dimostrato dalla comparsa, poco dopo l’inizio della pratica, del nimitta (= segno, segnale).
Il nimitta può essere un simbolo visivo (una luce, una stella, un
bagliore, un mandala, ecc.) oppure una
sensazione di rilassamento, di tranquillità e di pace.
Questo segnale sta a indicare l’ingresso
nello stato di assorbimento meditativo. Ci conferma che abbiamo superato la
soglia fra lo stato abituale della mente e quello meditativo.
Tale sensazione di benessere ci rende
piacevole la pratica e ci stimola a proseguire. Infatti, se lo stato della
mente rimanesse quello abituale (teso, confuso, aggrovigliato e sofferente),
non ci sarebbe vantaggio nel meditare e la pratica non sarebbe arrivata fino ai
tempi nostri.
Il nimitta è una forma di acquietamento, di rilassamento e di
soddisfazione che indica che siamo sulla strada giusta.
Poiché la meditazione non è un metodo
standardizzato e uguale per tutti, ognuno avrà un’esperienza personale. Ma
resta il fatto che, anche in mezzo ad una vita travagliata, avremo a nostra
disposizione un’isola di tranquillità, un metodo, del tutto naturale, per
trovare la pace.
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