Se
ci fosse un puro spirito capace di sopravvivere alla morte del corpo fisico,
sarebbe terribilmente infelice. Tanto infelice che cercherebbe con tutte le sue
forze di reincarnarsi.
A
pensarci bene, non può esserci vera felicità – e quindi estinzione della
sofferenza - se non con l’estinzione del principio individuale.
Questa
è l’idea del Buddha.
Forse
non ci piace. Ma come contestarla?
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