Anche la meditazione deve essere un
piacere. Se fosse solo uno sforzo o un dovere verrebbe presto abbandonata.
Dobbiamo dunque scoprire che cosa, in questa pratica, ci dà soddisfazione.
In particolare dobbiamo scoprire i
piaceri della quiete, del silenzio, della concentrazione, della chiarezza
mentale e della contemplazione – piaceri profondi e sottili che possono
cambiare le nostre idee sul vivere.
Dobbiamo confrontare questi stati
d’animo con quelli della confusione, del chiasso, dell’ansia, della frenesia,
della competizione e dell’arrivismo e dobbiamo saper apprezzare il sollievo, la
distensione, l’armonia e la liberazione che raggiungiamo in meditazione.
Non c'è una via per raggiungere la gioia. La gioia è la via.
Non c'è una via per raggiungere la gioia. La gioia è la via.
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