venerdì 30 settembre 2016

Il valore del piacere

Anche la meditazione deve essere un piacere. Se fosse solo uno sforzo o un dovere verrebbe presto abbandonata. Dobbiamo dunque scoprire che cosa, in questa pratica, ci dà soddisfazione.
In particolare dobbiamo scoprire i piaceri della quiete, del silenzio, della concentrazione, della chiarezza mentale e della contemplazione – piaceri profondi e sottili che possono cambiare le nostre idee sul vivere.

Dobbiamo confrontare questi stati d’animo con quelli della confusione, del chiasso, dell’ansia, della frenesia, della competizione e dell’arrivismo e dobbiamo saper apprezzare il sollievo, la distensione, l’armonia e la liberazione che raggiungiamo in meditazione.
Non c'è una via per raggiungere la gioia. La gioia è la via.

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