Per ottenere qualsiasi cosa l’uomo sa
che deve lottare, combattere e faticare. C’è sempre qualcosa o qualcuno che si
oppone. C’è sempre un prezzo da pagare.
Ma esiste un’altra via, completamente
diversa; una via in cui non bisogna fare
qualcosa, ma non fare, smettere di
fare.
Ci sembrerà impossibile, ma, se ci
pensiamo, per rilassarsi o per riposarsi, bisogna proprio seguire questa via.
Anzi, più ci sforziamo, più ci allontaniamo dal risultato sperato.
Qui non i tratta più di esercitare la
volontà: “Desidero questo…”. Si tratta piuttosto di smettere di volere e di
lasciar fare alle forze della natura.
Anziché sforzarci, lasciamo fare alla
natura. Anziché concentrare la volontà, liberiamoci dalla fissazione mentale.
Proviamo ad ottenere senza fare. Il
che non significa non avere aspirazioni o abbandonarsi fatalisticamente al
corso delle cose. Significa percepire questo corso e lasciarlo essere, se è a
nostro vantaggio.
Non sempre sappiamo che cosa sia
meglio per noi e di conseguenza sbagliamo cercando di imporre la nostra volontà.
Invece la natura sa che cosa fa per
noi, e ci conduce infallibilmente alla meta.
Per esempio, se soffro di insonnia e
mi impongo ripetutamente: “Devo addormentarmi…”, seguo un metodo sbagliato. Il
metodo giusto consiste nel percepire le esigenze del corpo e lasciar fare a
lui, smettendo sia di voler forzare sia di pensare a ciò che voglio.
D’altronde, come diceva Chuang-tzu, “la
natura innata non può essere modificata, il destino non può essere cambiato, le
stagioni non possono essere fermate, il Tao non può essere ostacolato. Tutto è
possibile per colui che si attiene al Tao, nulla è possibile per colui che se
ne allontana.”
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