Per capire qualcosa di come è fatto
il mondo, non devi avere tesi preconcette, schemi mentali, ideologie, fedi,
ecc. Nessun prodotto della mente.
Soprattutto non devi aspettarti che
le cose abbiano magari un bel senso logico, come quello di un Dio che crea,
vede e provvede o quello di un karma che si basa su un principio di equilibrio
e di compensazione. Il mondo è più paradossale e contraddittorio.
Simili idee rispondono ad una razionalità
umana che non ha niente a che fare con la “logica” del tutto.
Per capire, devi rinunciare a
comprendere con i tuoi ordinari strumenti
mentali, devi non pensare, non razionalizzare, devi fare il vuoto delle idee,
dei principi e delle morali. Perché il mondo non è fatto con queste idee.
Ti sei abituato a pensare che il bene
si contrapponga al male, il principio alla fine, la vita alla morte, il passato
al futuro, il soggetto all’oggetto, ecc. Ma nella realtà queste contrapposizioni
non sono affatto nette, tutto si mescola e anche il tempo e lo spazio non sono
così ordinati. Tutto è incerto, imprevedibile e probabilistico.
Non è vero che i contrari si
escludano a vicenda. Sono complementari. E non devi neppure escludere l’assurdo
- inteso come qualcosa che sfida la logica.
È così che devi abituarti ad
avvicinarti alle cose.
Se contempli senza razionalizzare, svuotando
la mente, sei più vicino alla realtà.
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