Abbiamo
un ministro della salute che rimprovera le donne perché non fanno figli e
ricorda loro, minacciosamente, che il tempo della fertilità è breve.
Questo
la dice lunga sul modo superficiale con cui siamo governati e su come i
governanti, chiusi nella loro torre d’avorio, non capiscano le difficoltà della
gente comune.
Impostare
una campagna sulla fertilità con questo tono moralistico e maltusiano, di
chiara ispirazione cattolica, ricorda gli anni del fascismo.
Ci
saremmo aspettati che il ministro mettesse in campo facilitazioni per le donne
che vogliono figli, non le colpevolizzasse, in un irresponsabile capovolgimento
dei ruoli.
E,
poi, perché utilizzare espressioni inglesi quando ci si rivolge al popolo
italiano? Per darsi un tono di modernità, per nascondere che non si fa nulla
per risolvere i problemi?
Imbecillity day.
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