Risvegliarsi è uscire dal comodo ma
soffocante mondo delle abitudini, delle convenzioni e delle convinzioni, e
guardare le cose in profondità. È in sostanza un maggior uso della
consapevolezza e dell’attenzione.
In questo processo non sono affatto
utili le religioni, con il loro invito al fideismo acritico, alle tradizioni e
ai dogmi.
Risvegliarsi è guardare in prima
persona, non basarsi sulle idee altrui e neppure aspettarsi che la soluzione ai
nostri problemi possa venir dall’esterno, magari da qualche Dio.
Il racconto del mito di Prometeo,
incatenato perché aveva sottratto il fuoco agli dei per darlo agli uomini, il racconto del Dio biblico che non vuole che
Adamo ed Eva si impossessino dei frutti dell’albero della conoscenza e dell’immortalità
e infine il racconto del mito dei Vangeli, con Dio che fa crocifiggere il
Figlio che vorrebbe portare una legge meno feroce agli uomini, ci avvertono che
in questa ricerca gli dei ci sono ostili e che dobbiamo sfangarcela da soli.
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