Per
disattivare certe emozioni dolorose, il meccanismo della meditazione è il
seguente: portarle alla consapevolezza. Di fatto, questo è un processo di
elaborazione del lutto e di ogni sofferenza.
Quando sei consapevole, automaticamente
non sei più nello stesso punto, ma di sei spostato dall’io sofferente all’io
che è consapevole della sofferenza (o anche di sensazioni piacevoli) – e la
consapevolezza è qualcosa di neutro, al di là del piacevole e dello spiacevole.
Allora guardi l’io sofferente con un
distacco crescente facendo ogni volta un salto per prendere una maggiore distanza.
Ogni volta che ricadi dentro l’io sofferente, ogni volta che ti ri-identifichi con l’io sofferente (o
gaudente), ri-diventa consapevole… e salta fuori.
Cerca di distinguere bene i due io e il
passaggio dall’uno all’altro. L’ideale sarebbe rimanere sempre di più nell’io
consapevole – senza più un oggetto. Essere
la consapevolezza della consapevolezza: nient’altro.
Ora non sei più consapevole delle tue emozioni,
negative o positive, ma semplicemente dell’essere, al di sopra di tutte le
vicende della vita. Sei il Testimone finalmente in pace.
Nessun commento:
Posta un commento