Più di vent’anni
fa parlavo di “Gesù laico” riferendomi al fatto evidente che Gesù non era un
sacerdote, ma appunto un laico – un laico che mai e poi mai avrebbe desiderato
che da lui nascesse una Chiesa di sacerdoti.
Non ci vuole un
genio per capirlo. Basta vedere nei Vangeli l’ostilità di Gesù nei confronti della casta sacerdotale e dei relativi sostenitori politici
(farisei, sadducei, scribi), i quali furono i veri responsabili della sua
morte. Basta leggere la parabola del buon samaritano per vedere che tra gli
indifferenti c’è proprio un sacerdote.
Purtroppo, il
cristianesimo nascente, proprio perché voleva fondare una Chiesa, falsificò gli
stessi Vangeli per avere una pezza d’appoggio. E, quando una Chiesa nasce da una
falsificazione, come volete che finisca? A celebrare riti e messe,
dimenticandosi della sostanza del messaggio di Gesù laico.
Così, oggi la
Chiesa è esattamente ciò contro cui lottò il povero Nazareno – l’eterna Chiesa
di preti professionisti e di cerimonie che esisteva prima di Gesù e un po’ in
tutto il mondo.
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