Non ci sono solo i martiri cristiani, uccisi
dai pagani, ma anche i martiri pagani uccisi dai fanatici cristiani. Per
esempio, Ipazia d’Alessandria d’Egitto, famosa scienziata, astronoma,
matematica, medico, filosofa erede del platonismo reinterpretato da Plotino,
nata tra il 355 e il 370 d.C.. Nel 415, fu spogliata nuda e dilaniata con cocci
aguzzi dai monaci guerrieri del vescovo Cirillo; le furono strappati gli occhi e infine fu bruciata.
Nel suo assassinio da parte dei sicari
del vescovo Cirillo c’è tutto il fondamentalismo cristiano delle origini, che
va dall’odio verso la scienza all’odio verso le donne e la cultura in genere.
Come i jhadisti odierni.
L’assassino Cirillo è stato fatto santo
dalla Chiesa cattolica.
In ottant’anni, dopo essere stato
perseguitato, il cristianesimo divenne religione di Stato con Teodosio, che nel
392 proibì la religione romana, pena la morte. Così i cristiani divennero gli
accaniti persecutori proprio di quella religione che aveva fatto la grandezza
di Roma.
Non a caso, nel 410, Roma fu messa a
sacco dai visigoti di Alarico. E non si riprese mai più.
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