giovedì 18 gennaio 2018

Chiudere porte e finestre

Una mente sempre aperta verso l’esterno, una mente che non ha filtri, è soggetta al caos del mondo, è tirata qua e là, avanti e indietro, da tutte le influenze esterne. È sempre agitata.
Per trovare un po’ di pace, bisogna rivolgersi all’interno. Ma anche qui ci sono dei problemi. Il frastuono e la confusione del mondo sono così forti che arrivano anche quaggiù. E, se quaggiù dobbiamo subire tutte le influenze del mondo - attraverso le emozioni, le sensazioni, i sentimenti, i ricordi, i pensieri, le paure, la ansie, le previsioni, ecc. -, addio pace interiore.
Dunque dobbiamo imparare a chiudere porte e finestre per lasciar fuori tutti i disturbi. Se non ce la facciamo, usciamo dall’agitazione mentale facendo una passeggiata e trovando un luogo veramente tranquillo, lontano dalle persone e dal casino del mondo sociale.
Non è facile, lo so. Ma questa è la via a ciò che chiamiamo pace. Non ce n’è un’altra. Se aspettiamo che il mondo sia in pace, per essere noi stessi in pace, potremmo aspettare fino alla fine del mondo.
È necessario trovare un posto tranquillo dentro e/o fuori noi.

Difendersi dall’invadenza della società. È una questione di legittima difesa, è una questione di vita o di morte.

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