Molti non capiscono che lo scopo della
meditazione non è aggredire la mente per scacciare i pensieri e gli altri
impulsi, ma abbandonare le cause che li generano.
In che modo?
Placando i moti vorticosi da cui è
percorsa, rilassando le sue attività. Più che un fare, un deporre ogni azione.
Ritrovare il semplice stato di essere, lucido e calmo.
È la vita stessa dell’io che va
placata. Fino a riconoscere che quell’io è parte del tutto. Una parte che è
consapevole. Questa è la natura ultima dell’essere umano. Il nostro particolare
essere consapevoli di noi stessi e del mondo, di noi stessi nel mondo.
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