Ascoltare il silenzio, stare immobili,
chiudere gli occhi, rimanere concentrati, non farsi distrarre dal mondo degli
uomini, stare soli… quando Buddha e Gesù vollero capire qualcosa dell’universo,
si ritirarono nel deserto o sulla montagna, lontani da tutti,
Se credete che la verità – o qualche suo
brandello – vi si rivelerà al suono delle trombe e tra l’acclamazione degli dei
e degli uomini, vi sbagliate di grosso.
È nel silenzio, nel ritiro, nella solitudine,
nell’attenzione concentrata, nella vostra intimità, che si rivelerà. In
qualunque campo, dall’arte alla scienza, dalla religione alla filosofia, dalla
vita pubblica alla vita privata.
La verità non la troverete nel già detto, ma
in ciò che non è stato ancora detto, perché non ha parole – o non le ha ancora.
Al di là dei vocabolari conosciuti.
Anziché affidarvi alle verità consacrate,
scollegatevi dal mondo e trovate lo spazio silenzioso dentro di voi. Quella è
la fonte d’ogni nuova scoperta. Perché lì si trova il vostro collegamento con
la creatività infinita.
“La mente è più vasta del cielo” diceva Emily
Dickinson.
Pare che siano stati contati cento miliardi di
galassie nell’universo, cento miliardi di stelle nella nostra galassia, cento
miliardi di uomini vissuti fino ad oggi e… cento miliardi di neuroni nel nostro
cervello.
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