Alcuni
fascistelli di casa nostra si sono messi a fare quest’anno la “rivoluzione del
presepe”… in funzione anti-islamica. Loro credono di combattere la loro battaglia
a suon di crocefissi e di presepi. Una battaglia contro le altre religioni e
contro il mondo laico.
Non
ho mai sentito nessun prete lamentarsi di questo uso strumentale dei simboli
religiosi. Anzi.
D’altronde
la croce ha la stessa forma ( e ormai la stessa funzione) di una spada.
Con
il ritorno della salma del re Vittorio Emanuele III, con il ritorno della quasi-salma
di Berlusconi e con il ritorno del presepe si completa il processo di
modernizzazione del Paese.
Andremo tutti a suonare le zampogne.
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