Se
state a lungo seduti, la felicità e la liberazione sono alzarsi e camminare; ma
quando camminate a lungo, la felicità e la liberazione sono mettersi sedere.
Quando siete in mezzo alla confusione, la felicità e la liberazione sono
starsene un poco da soli; ma quando state a lungo da soli, la felicità e la
liberazione sono trovare un po’ di compagnia…
Tutto
è relativo, dialettico, mutevole e impermanente. Non cercate formule della felicità.
Se le trovaste e le applicaste, dopo un po’ cerchereste l’opposto.
Bisogna
piuttosto fluire col tutto e tener conto delle circostanze e della nostra e
altrui personalità. Siamo tutti diversi. Ciò che fa felice voi, non fa felice
un altro. Ciò che vi fa felici ora, non vi farà sentire felici in un altro
momento.
Ma
resta il fatto che nessuno può dirvi quale debba essere la vostra felicità, personale, personalissima. Solo voi potete dirlo.
È
per questo che la felicità richiede una mente pensante, la conoscenza di sé e
degli altri, e può essere rivoluzionaria.
Non
vi fidate né dei politici né dei religiosi, che vorrebbero imporvi la loro interpretazione.
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