Credi che il divino sia cristiano, musulmano,
ebreo, hindu o di qualche altra religione? Credi che l’amore, la consapevolezza
o l’illuminazione siano di qualche partito o religione?
A tutti piacerebbe far parte di un gruppo che
abbia il monopolio della realtà, per aver aiuto e conforto, per identificarsi.
Ma esiste anche chi non si sente parte di
nulla, chi si sente un estraneo, un isolato. E forse è più vicino alla realtà.
Perché già questa è un’esperienza di trascendenza: sentire che tutti i partiti,
tutte le organizzazioni, tutte le religioni sono limitate, parziali, insoddisfacenti,
settarie, infantili; e provare una tensione verso la totalità.
Sentire che questo è un soggiorno temporaneo e
che, prima o poi, tutti dovremo separarci e proseguire da soli.
Capire che la realtà-verità è comunque al di
là delle nostre idee e delle nostre appartenenze.
Nessun commento:
Posta un commento