I cristiani odiavano gli ebrei al punto di
volerli distruggere per due motivi. Primo, perché gli ebrei avevano ucciso Gesù
e, secondo, perché non si erano convertiti alla nuova religione. E questo per
la Chiesa era intollerabile: il popolo di Gesù negava la divinità di Gesù! La
loro stessa presenza era un insulto per la nuova fede. Per questo si moltiplicarono
i pogrom nel Medioevo (fino ad Hitler!) e si crearono i ghetti (il primo a
Venezia).
Si applicava la stessa logica secondo cui un
intero popolo è responsabile per i misfatti di qualcuno. Su tutti loro (gli
ebrei) ricadrà il suo sangue! si promette nel Vangelo di Matteo. Un’assurdità,
la stessa che si trova sotto l’idea del peccato originale, secondo cui tutti
gli uomini sono da punire per la ribellione di uno solo, Adamo.
Ma la logica religiosa ha tratti barbarici e
non va per il sottile.
Eppure, ancora oggi si odiano gli ebrei come
popolo… per motivi di cui non ci si rende più conto. È comprensibile per i
palestinesi, che si sono visti strappare le loro terre, ma per gli europei?
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