Ho visto il video (non so se vero o inventato) di un soldato russo che uccide un soldato ucraino in uno scontro all' arma bianca, rendendogli per così dire l'onore delle armi. E mi sono chiesto quanta gente dovrà essere uccisa o uccidere, mostrando di volta in volta coraggio o viltà, per le velleità di potenza di uomini che se ne stanno comodamente seduti nei palazzi del potere, in Russia o altrove.
Uomini che si scannano, pur parlando la stessa lingua, per far piacere a un potente, che se ne sta rintanato in qualche lussuoso rifugio.
Pare che siamo a un milione di morti. Ma potrebbero essere di più. I comandi non dicono la verità. Resta il fatto che un' intera generazione è decimata e non si contano i mutilati, i traumatizzati, le distruzioni... E si minaccia una guerra mondiale.
E tutto questo perché? Non so se chi sta morendo o uccidendo si ricorda dei motivi per cui lo fa. Si trova in ballo e deve ballare. Ammazzare o essere ammazzato. Questa è la guerra.
Ma sempre senza una vera motivazione che interessi i popoli. Guerre decise dai potenti.
Il poema indiano della Bhagavad Gita descrive una situazione simile: una battaglia imminente tra due eserciti. Un valoroso guerriero, Arjuna, si domanda perché deve farlo. Perché deve uccidere o essere ucciso da uomini simili a lui - magari da persone che conosce e con cui conversava fino al giorno prima.
Anche lì le ragioni non erano ben chiare. Le solite guerre scatenate dai potenti per motivi di prestigio o di conquista, per guadagnare un pezzo di terra, per possedere un regno o per dominare qualcuno.
I poveracci neanche lo sanno. Ma devono combattere. Sono costretti a farlo.
E andiamo avanti così da millenni. Non sappiamo perché ma dobbiamo combattere. C' è sempre qualche Capo paranoide, qualche "Dio", che ha velleità di grandezza. Guardate la Corea del Nord che ha mandato migliaia di uomini a morire in Ucraina. Che c' entrava? Non poteva farsi i fatti suoi? Chi la minacciava?
Ma anche lì c'è un dittatore che sogna di dominare il mondo !
Uomini che dovrebbero essere internati in cliniche psichiatriche e curati per mania di grandezza, per deliri di onnipotenza... diventano Capi di Stato. E mandano gli altri a uccidere o a essere uccisi.
Loro non vanno mai a combattere. Né i loro figli, i loro parenti e i loro amici.
Almeno, nelle guerre antiche, i condottieri stavano in prima fila e potevano essere uccisi. Ma quelli di oggi non rischiano niente e se ne stanno rintanati nei loro palazzi, tra mille piaceri. Mandano a morire gli altri, maledetti!
Beati gli umili, i timidi, i mansueti, i controllati, i consapevoli, coloro che non vogliono comandare, conquistare, essere più importanti degli altri o essere i primi, coloro che non soffrono di paranoie... E, soprattutto, beati i popoli intelligenti che si ribellano a questa logica!
Mandate i capi in prima linea, non a far visite e a distribuire medaglie, ma a combattere. Vedrete che le guerre finiranno.
Sì, beati.
Ma non arriveranno mai al regno di questa terra! Non loro.
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