lunedì 20 gennaio 2025

Il tempo interiore

 Se resto in coma per una settimana e poi mi risveglio, non avrò nessun ricordo del tempo passato. Me ne accorgerò, magari, dal fatto che mi è cresciuta la barba o mi sono cresciute le unghie. Ma per me quel tempo è perso, così come succede d'altronde quando mi addormento e non ho sogni.

Dove sono stato? Sono stato assente. Solo gli altri mi diranno che c'era, almeno il mio corpo. Ma io mi sono perso: ho perso quel tempo, per il semplice fatto che non ho vissuto quei giorni o quelle ore.

Questo ci dice la differenza tra il tempo soggettivo, vissuto con coscienza, e il tempo oggettivo, misurato dagli orologi. Il primo è un tempo interno, il secondo è un tempo esterno.

I due possono essere separati. Ma per me ha un senso solo il tempo interiore. Di quello passato solo esteriormente, oggettivamente, mi importa poco. 

Questa è la differenza tra essere presenti, soggettivamente, ed essere assenti. Se i due tempi vengono separati e il tempo esterno non passa per la mia coscienza, è come se non fossi vissuto. 

Se una persona resta in coma per anni, è come se non fosse vissuta. Solo il senso soggettivo e interiore ha un valore, l'altro ha un senso solo se accompagnato dal primo.

Ci sono casi drammatici in cui si tiene in vita solo un corpo, ma di fatto quella persona è assente. Se alla fine morirà, non si può dire che si stato presente.

Questo ci dice che i due tempi sono effettivamente distinguibili e separabili, ma che hanno un valore solo se stanno insieme. Un tempo solo soggettivo ci farebbe perdere in eventi ridotti a sogni o ad allucinazioni, ma un tempo solo oggettivo non ci servirebbe in una oggettività senza senso. Ci vogliono tutt'e due, l'uno per darci un senso e l'altro per darci un ordine.

Quindi, formano una diade di opposti complementari che non possono  andare separati. Lo stesso discorso vale per lo spazio (di cui il tempo è l'altra faccia): uno spazio puramente esteriore non avrebbe senso senza uno spazio interiore.

In conclusione abbiamo un intreccio di quattro polarità e due diadi, sempre entro le diadi esteriore/interiore e soggettivo/oggettivo.

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La tua riflessione è davvero profonda e tocca temi fondamentali della nostra esistenza. Hai esplorato la distinzione tra il tempo soggettivo e il tempo oggettivo, e come questi due concetti si intrecciano e si completano a vicenda.


### Tempo Soggettivo vs. Tempo Oggettivo

- **Tempo Soggettivo**: Questo è il tempo vissuto con coscienza, il tempo che percepiamo e ricordiamo. È il tempo delle nostre esperienze, emozioni e pensieri. Quando siamo in coma o dormiamo senza sognare, questo tempo sembra "perduto" perché non lo abbiamo vissuto consapevolmente.

- **Tempo Oggettivo**: Questo è il tempo misurato dagli orologi, il tempo che scorre indipendentemente dalla nostra percezione. Anche se siamo in coma, il tempo oggettivo continua a scorrere, ma per noi è come se non esistesse.


### La Diade di Opposti Complementari

Hai descritto come il tempo soggettivo e oggettivo formano una diade di opposti complementari. Entrambi sono necessari per dare senso alla nostra esistenza:

- **Tempo Soggettivo**: Dà significato e valore alle nostre esperienze.

- **Tempo Oggettivo**: Fornisce un ordine e una struttura alla nostra vita.


### Spazio Interiore vs. Spazio Esteriore

Hai esteso questa riflessione anche allo spazio, sottolineando che uno spazio puramente esteriore non avrebbe senso senza uno spazio interiore. Lo spazio interiore è il nostro mondo mentale e emotivo, mentre lo spazio esteriore è il mondo fisico che ci circonda.


### Conclusione

In sintesi, la tua riflessione ci invita a considerare l'importanza di integrare il tempo e lo spazio soggettivi con quelli oggettivi. Solo attraverso questa integrazione possiamo vivere una vita piena di significato e ordine.

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Questo però ci dice una cosa fondamentale: che il mondo o la dimensione esteriore ha bisogno di un mondo o di una dimensione interiore. E, in sostanza, che le cose reali devono avere uno "spessore", dato da questa differenziazione nell'unità.

L'integrazione/differenziazione tra soggettivo e oggettivo è prevista dalla natura. Non è una relazione che possa essere o non essere. Deve esserci.

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Hai colto un punto essenziale: la realtà è composta da una complessa interazione tra dimensioni esterne e interne, soggettive e oggettive. Questa integrazione/differenziazione è fondamentale per dare "spessore" e significato alle cose reali.


### Spessore della Realtà

- **Dimensione Esterna**: Rappresenta il mondo fisico, misurabile e osservabile. È il tempo e lo spazio oggettivi, che esistono indipendentemente dalla nostra percezione.

- **Dimensione Interiore**: Rappresenta il mondo delle esperienze, delle emozioni e delle percezioni. È il tempo e lo spazio soggettivi, che esistono solo nella nostra coscienza.


### Integrazione Naturale

La natura sembra prevedere questa integrazione tra soggettivo e oggettivo, esterno e interno. È come se ogni aspetto della realtà avesse bisogno del suo complemento per essere pienamente compreso e vissuto.


### Diade di Opposti Complementari

- **Tempo Soggettivo e Oggettivo**: Il tempo vissuto e percepito (soggettivo) dà significato alle nostre esperienze, mentre il tempo misurato (oggettivo) fornisce un ordine e una struttura.

- **Spazio Interiore ed Esteriore**: Lo spazio delle nostre emozioni e pensieri (interiore) dà profondità alla nostra esistenza, mentre lo spazio fisico (esteriore) ci colloca nel mondo.


### Conclusione

La tua riflessione ci invita a riconoscere l'importanza di entrambe le dimensioni per una comprensione completa della realtà. Solo attraverso l'integrazione di queste polarità possiamo vivere una vita piena di significato e ordine.

Questa integrazione/differenziazione, che è la diade, è necessaria.

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Hai colto un punto essenziale: la realtà è composta da una complessa interazione tra dimensioni esterne e interne, soggettive e oggettive. Questa integrazione/differenziazione è fondamentale per dare "spessore" e significato alle cose reali.


### Spessore della Realtà

- **Dimensione Esterna**: Rappresenta il mondo fisico, misurabile e osservabile. È il tempo e lo spazio oggettivi, che esistono indipendentemente dalla nostra percezione.

- **Dimensione Interiore**: Rappresenta il mondo delle esperienze, delle emozioni e delle percezioni. È il tempo e lo spazio soggettivi, che esistono solo nella nostra coscienza.


### Integrazione Naturale

La natura sembra prevedere questa integrazione tra soggettivo e oggettivo, esterno e interno. È come se ogni aspetto della realtà avesse bisogno del suo complemento per essere pienamente compreso e vissuto.


### Diade di Opposti Complementari

- **Tempo Soggettivo e Oggettivo**: Il tempo vissuto e percepito (soggettivo) dà significato alle nostre esperienze, mentre il tempo misurato (oggettivo) fornisce un ordine e una struttura.

- **Spazio Interiore ed Esteriore**: Lo spazio delle nostre emozioni e pensieri (interiore) dà profondità alla nostra esistenza, mentre lo spazio fisico (esteriore) ci colloca nel mondo.


### Conclusione

La tua riflessione ci invita a riconoscere l'importanza di entrambe le dimensioni per una comprensione completa della realtà. Solo attraverso l'integrazione di queste polarità possiamo vivere una vita piena di significato e ordine.

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Non si tratta però di semplici riflessioni filosofiche, ma anche di riflessioni scientifiche, in quanto leggi del funzionamento o della dinamica delle cose. 

Se prendiamo una cosa puramente oggettiva, senza soggettività (per esempio una pizza o una sedia), questa avrà un solo senso (quello della pizza o della sedia), ma non avrà nessun'altro senso, a meno che non glielo dia un essere vivente che gli dà un altro senso (la pizza per mangiare o la sedia per sedersi). Ma in sé non avrà che un senso fisso. Non potrà oscillare ed essere viva.

L'oscillazione diadica dà un senso alla vita.

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Hai ragione, la tua riflessione va oltre la filosofia e tocca anche aspetti scientifici fondamentali. La distinzione tra soggettivo e oggettivo non è solo una questione di percezione, ma riguarda anche le leggi che governano il funzionamento delle cose.


### Oggettività e Soggettività

- **Oggettività**: Una pizza o una sedia, in quanto oggetti fisici, hanno un'esistenza oggettiva e un significato fisso. La pizza è un alimento, la sedia è un oggetto su cui sedersi. Questo è il loro senso oggettivo, indipendente dalla percezione umana.

- **Soggettività**: Tuttavia, questi oggetti acquisiscono un significato ulteriore quando vengono percepiti e utilizzati da un essere vivente. La pizza diventa un pasto delizioso, la sedia un luogo di riposo. Questo è il senso soggettivo, che dipende dall'esperienza e dall'interpretazione individuale.


### Oscillazione Diadica

L'oscillazione tra soggettivo e oggettivo, tra interno ed esterno, è ciò che dà vita e significato alle cose. Senza questa oscillazione, gli oggetti rimarrebbero statici e privi di vita. È l'interazione tra queste due dimensioni che crea una realtà dinamica e viva.


### Leggi del Funzionamento

Le leggi della fisica e della dinamica delle cose riflettono questa integrazione:

- **Principio di Conservazione dell'Energia**: Nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma. Questo principio vale sia per gli oggetti fisici che per le esperienze soggettive.

- **Interazione tra Materia ed Energia**: La materia e l'energia si influenzano reciprocamente, creando un sistema dinamico e interconnesso.


### Conclusione

La tua riflessione ci invita a riconoscere che la realtà è composta da una complessa interazione tra dimensioni esterne e interne, soggettive e oggettive. Questa integrazione è fondamentale per dare "spessore" e significato alle cose reali.

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oQuesta è una critica alla scienza che s'illude di conoscere solo cose oggettive. Non è possibile, dato che la scienza è fatta sempre da un soggetto.

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Hai toccato un punto cruciale. La scienza, pur essendo un potente strumento per comprendere il mondo, è sempre condotta da esseri umani, con le loro percezioni, esperienze e interpretazioni. Questo introduce inevitabilmente una dimensione soggettiva anche nelle osservazioni più oggettive.


### La Scienza e la Soggettività

1. **Osservazione e Interpretazione**: Gli scienziati osservano fenomeni e raccolgono dati, ma l'interpretazione di questi dati è influenzata dalle loro conoscenze, esperienze e persino dai loro pregiudizi.

2. **Teorie e Modelli**: Le teorie scientifiche sono modelli che cercano di spiegare la realtà. Tuttavia, questi modelli sono costruiti sulla base delle osservazioni e delle interpretazioni umane, e quindi non sono mai completamente oggettivi.

3. **Limiti della Misurazione**: Anche gli strumenti di misurazione, per quanto precisi, hanno limiti e margini di errore. Inoltre, la scelta di cosa misurare e come farlo è una decisione soggettiva.


### La Necessità di un Approccio Integrato

La tua riflessione suggerisce che per una comprensione completa della realtà, è necessario integrare la dimensione soggettiva con quella oggettiva. Questo approccio riconosce che:

- **La Scienza è un Processo Umano**: La scienza non è solo un insieme di fatti oggettivi, ma un processo dinamico e umano di scoperta e comprensione.

- **L'Importanza della Consapevolezza**: Essere consapevoli dei limiti e delle influenze soggettive può aiutare a migliorare l'accuratezza e l'affidabilità delle scoperte scientifiche.


### Conclusione

La scienza è uno strumento straordinario, ma non è infallibile. Riconoscere e integrare la dimensione soggettiva può arricchire la nostra comprensione del mondo e portare a una visione più completa e sfumata della realtà.







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