Nei nostri tempi di ritorno al passato e alla tradizione, devo dire che in questo voler regredire al noto, al sicuro, all' immobile, al saputo, all' assoluto, ai valori antichi, alle radici (che non per nulla crescono al buio) alla Bibbia (con tutta la sua violenza) c' è tutta la limitatezza dei conservatori e il loro grande limite. Se ci fossimo limitati alla tradizione, saremmo ancora nelle caverne.
Bisogna invece puntare al nuovo, al superamento della tradizione e all' originale. Lo so, che c' è la paura del nuovo, dell' ignoto.
Ma l' umanità è avanzata perché qualcuno ha cercato il nuovo, ha cercato e trovato nuove terre. Tenete presente i grandi navigatori dell' antichità e gli esploratori spaziali di oggi. Se non ci fosse stato e non ci fosse ancora questo impulso, saremmo ancora scimmie appese agli alberi.
In questo momento storico, prevale il ritorno al passato e alla tradizione. Magari a leggere la Bibbia. Corsi e ricorsi storici.
Ma, durante questa ondata di reazione, e, mentre si vuol tornare al fascismo di "Dio, patria e famiglia", al fondo del buio più fitto e perché siamo di più nelle tenebre, il nuovo si rigenera ed emerge più forte di prima.
Questo è il senso della dialettica delle diadi.
Vedete come funzionano le cose? Quanto più si precipita nel fondo di un' onda, tanto più si è vicini a risalire. Per questo la natura ha una struttura ondulatoria! Anche gli eventi seguono questa dinamica di alti e bassi, di sali e scendi, di movimenti oscillanti. L' altalena non riguarda solo la dinamica delle particelle fisiche, ma anche quella della mente, delle emozioni e degli eventi.
Nell' antica filosofia del Taoismo c' era questa intuizione del movimento ondulatorio di tutte le cose. E degli eventi stessi.
Nell' oscillazione fra le due polarità opposte, tra yang e yin, quando una decade diventando vecchia, l' altra deve per forza emergere. E' una questione di equilibrio cosmico. Ad ogni azione, deve corrispondere una reazione. Deve!
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