Se siamo pieni di testate nucleari pronte a essere lanciate vuol dire che qualcosa nella nostra testa non funziona e che la nostra aggressività, cioè l' impulso a farci la guerra, prende il sopravvento. Come ho già detto, questo impulso è presente in tutta la natura e rivela l' aspetto orribile delle leggi che dominano il mondo. Questo è chiaro - ma non abbastanza a coloro che credono in un Dio buono.
Oltretutto c'è anche il rischio di un' autodistruzione da disastro ambientale, anche questo guidato dall' impulso senza controllo alla riproduzione.
Entrambi gli impulsi sono presenti in tutti e in tutto. Il mondo è duale. Però le forze opposte dovrebbero essere bilanciate. E in questo momento non lo sono. Qualcuno, magari un buon padre di famiglia che va a pregare in chiesa la domenica, sta progettando quanti morti farebbe un attacco nucleare. Certamente miliardi. E non si sa se ciò renderebbe il mondo invivibile per sempre. Pensate a una o più bombe nucleari sulle nostre città.
Direi che questa è la follia degli uomini... se non fosse un impulso della natura. La guerra è prevista nei rapporti in e fra ogni forma di vita.
Ma il problema è che le nostre armi sono sufficienti ad autodistruggersi, mentre fino ad oggi questa possibilità non c' era. Al massimo c' era qualche migliaio o milioni di morti, ma gli altri sopravvivevano. Se non troveremo un modo per rendere inefficaci queste armi, per la specie umana sarà finita.
E mi chiedo se questo momento di crisi non venga attraversato da tutti gli altri esseri viventi nei pianeti abitabili. Il che ci spiegherebbe perché non comunichiamo con nessuna altra civiltà. Forse le cose sono predisposte per non superare questo inevitabile periodo di crisi.
Le civiltà nascono, si evolvono per un po' e poi, giunte a questo stadio, si autodistruggono. Siamo nati con una bomba a orologeria incorporata E il conteggio del timer sta per finire.
A meno che....
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