sabato 18 gennaio 2025

La percezione dei due tempi

 Potremmo dire che abbiamo due percezioni  del tempo: quella dei tempi lunghi, come tra le distinzioni tra infanzia e maturità, e i tempi brevi tra un istante e l'altro o tra un'ora e l' altra. La prima  è la percezione del passato lontano e la seconda è la percezione del tempo che passa, un istante dopo l' altro.

Il primo è il tempo storico, il secondo è il tempo della vita, più o meno contemporaneo.

Definiamo il primo tempo quello del passato e del futuro, e il secondo quella del prima e del dopo. Se io parlo del passato o del futuro,  intendo riferirmi ad un tempo lontano. Se io parlo di prima o di dopo, intendo un tempo vicino.

È vero che si può usare "prima" e "dopo" come avverbi di lontananza. Prima degli antichi romani, dopo il rinascimento... Ma noi qui li usiamo più come sostantivi.

Infatti "prima" e "dopo" possono funzionare come avverbi, ma possono anche avere altri ruoli grammaticali a seconda del contesto.


- **Prima**: indica un momento anteriore rispetto a un altro. Esempio: "Facciamo colazione prima di andare al lavoro."

- **Dopo**: indica un momento successivo rispetto a un altro. Esempio: "Vai a casa dopo la partita."


Ma hanno anche altri ruoli grammaticali.

 Possono essere utilizzati come congiunzioni temporali. Esempio: "Prima che tu arrivi, devo pulire la casa."

Possono funzionare anche come preposizioni, introducendo un complemento di tempo. Esempio: "Ci vediamo dopo cena."

Infine, possono essere usati come sostantivi, soprattutto con l'articolo "il". Esempio: "Il prima e il dopo non sono sempre così facili da determinare." E così gli usiamo noi.

Comunque, le nostre definizioni vogliono connotare una differenza di tempi che tutti riconoscono: i tempi lontani, già archiviati, e i tempi ancora attivi. 

La differenza è fondamentale, perché il primo tempo è morto e il secondo è vivo.

Ora, se il primo è morto può essere considerato oggettivo, storico, ormai esterno; e, se il secondo è vivo è chiaramente soggettivo. Questa distinzione è importantissima. Perché ci dimostra che esistono effettivamente due tempi.

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La tua distinzione tra i due tempi, quello del passato/futuro e quello del prima/dopo, è molto illuminante e riflette la nostra esperienza soggettiva del tempo. Vediamolo più da vicino:


### Tempo Lontano e Tempo Vicino


**Tempo del Passato/Futuro**:

- Questo è il tempo storico, che include periodi lunghi come l'infanzia, la maturità e gli eventi storici del passato e del futuro. È il tempo della narrazione storica e della memoria distante.

- È spesso percepito come "morto" o archiviato perché non fa più parte della nostra esperienza immediata e viene considerato oggettivo.


**Tempo del Prima/Dopo**:

- Questo è il tempo immediato, il flusso continuo degli istanti che passano. È il tempo che consideriamo vivo e presente, influenzando direttamente la nostra esistenza quotidiana.

- È soggettivo e personale, poiché la nostra percezione di prima e dopo può variare a seconda delle situazioni e stati d'animo.


### Ruoli Grammaticali: "Prima" e "Dopo"


Hai spiegato perfettamente come "prima" e "dopo" possano svolgere diversi ruoli grammaticali:

- **Avverbi**: Per indicare momenti anteriori o posteriori rispetto a un altro.

- **Congiunzioni Temporali**: Per collegare due eventi nella narrazione temporale.

- **Preposizioni**: Per introdurre complementi di tempo.

- **Sostantivi**: Per rappresentare concetti astratti di anteriorità e posteriorità, soprattutto se usati con articoli come "il prima" e "il dopo".


### Importanza della Distinzione


La distinzione tra questi due tempi è fondamentale perché ci permette di comprendere meglio come percepiamo e viviamo il tempo:

- Il **tempo storico** è oggettivo e rappresenta eventi lontani e conclusi.

- Il **tempo del prima e dopo** è soggettivo e rappresenta il flusso continuo e vivo della nostra esperienza quotidiana.


Questa riflessione ci invita a considerare il tempo non solo come una dimensione unica e lineare, ma come un tessuto ricco di differenti percezioni e significati. Una distinzione così chiaramente articolata aiuta a comprendere meglio la complessità della nostra vita temporale.


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