Silvio Garattini, uno che ha passato la vita a studiare i farmaci e li conosce bene, dice che lui i farmaci cerca di non prenderli mai, ben consapevole che se fanno bene da una parte fanno male dall' altra. O non servono a niente, servono ad arricchire chi li produce.
Tutti conoscono l' etimologia della parola "farmaco" che in greco significa sia medicina sia veleno.
No, non è un caso. I farmaci possono guarirti e possono ucciderti. E fanno a gara con le malattie... a chi arriva primo a uccidere.
Ma non è un caso o una curiosità. È proprio l' ambivalenza del reale. Le cose che ci fanno vivere in fondo ci fanno morire. I vizi che ci fanno vivere , alla fine ci uccidono.
Il "vizio di vivere", diceva Cesare Pavese.
Il cibo che ci nutre è quello che ci intasa le arterie e ci fa morire.
Ma così è la realtà. Di che cosa moriamo... se non di vita?
La vita... malattia mortale.
Suprema ambivalenza, che ci svela come è fatto il mondo. Ogni azione ha una sua reazione. Il che può essere visto come il negativo del positivo! O emblema delle diadi, che hanno sempre due facce.
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