domenica 12 aprile 2020

La resurrezione


Perché risorgere? Questo presuppone che tu sia morto. Ma può il trascendente morire?
Se un essere è divino, come può nascere e come può morire? Tutt’al più recita una parte.
Non hai bisogno di risorgere. Devi piuttosto cancellare ciò che si è sovrapposto all’eterno e ti fa credere di dover morire dopo che sei nato.
In realtà, tu, il vero tu, la tua parte eterna, non può morire, perché non è nemmeno nata.
Ciò che nasce e muore è una rappresentazione, un sogno, una fantasia, un’immagine, un insieme di concetti, una fede che devi lasciar cadere. Eh, sì, perché ci sono fedi completamente sbagliate.
Lascia cadere la maschera per scoprire il volto, quello che sta sotto e prima.
C’è una parte di te che non è mai nata perché non è mai morta, perché non può morire. Non a caso si chiama eterno, immortale, noumeno… È con quella che ti devi identificare, non con una forma-mente-io che appare e scompare.
Non puoi perdere ciò che eterno; puoi solo mettergli sopra un rivestimento mutevole e contingente: il corpo, la mente, la coscienza empirica. Ma ciò che sta prima, ciò che sta alla base, non è toccato dalle alterne vicende del nascere e del morire.

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