Il simbolo del cristianesimo è un uomo crocefisso e i rituali
della Pasqua cristiana ci parlano sempre di sofferenza, ripetendoci che la vita
è una via crucis.
Ma, se la vita è una via
crucis (e non può non esserlo perché è una finzione), perché adorare il Dio che l’avrebbe creata?
Sembra un po’ la sindrome di Stoccolma, in cui la vittima finisce
per ammirare ed essere solidale con il carnefice.
Pare incredibile, ma c’è ancora chi va a pregare questo Dio
sadomasochista chiedendogli… che cosa? Forse di essere risparmiato.
Ma nessuno sarà risparmiato. Neppure Gesù è stato risparmiato.
Dunque, l’universo non può essere nato da un Dio del genere né da
una Supermente, ma è una specie di salto o di fluttuazione cosmica. Se tu te ne
rendi conto, non devi né sottometterti a qualche fantastico Signore né alla
stessa manifestazione cosmica che ha dato vita allo spazio-tempo e alla
coscienza. Non ti devi identificare con ciò che agisce, che pensa e che parla,
ma con ciò che c’era prima e che ci sarà dopo.
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