Puro-impuro, alto-basso, bene-male, giusto-ingiusto,
piacere-dolore… tutte queste coppie di opposti sono prodotti della mente (non
solo umana). E noi viviamo in base a queste categorie, cercando quello che ci
sembra positivo e gradevole ed evitando quello che ci sembra negativo e
sgradevole. Ma è evidente che i due estremi di ogni coppia esistono l’uno in
funzione dell’altro, e non sono assolutamente separabili.
Se prendiamo per esempio la coppia amore-odio, ogni amore è pronto
a trasformarsi in odio quando scopriamo che l’altro ci tradisce o che ci
condiziona pesantemente, e ogni odio nasconde un’invidia e dunque un’ammirazione
profonda.
Ora, mentre l’uomo comune oscilla continuamente tra i due estremi
senza mai trovare pace, il saggio tiene d’occhio l’insieme prendendo le
distanze da entrambi. Questa è la saggezza. Non coinvolgersi troppo negli
schieramenti contrapposti e guardare con distacco lo spettacolo del mondo che
si rivela una specie di gioco, una commedia-tragedia, un sogno o una
rappresentazione continuamente instabile.
Quando si cerca la pace e la stabilità, bisogna guardare oltre
questo piano della realtà, contrassegnato da ego, da senso dell’essere e da
coscienze, sempre divise e sempre in lotta contro le altre e interiormente.
Ogni individuo nasce da una coppia e porta sempre con sé un
dualismo di base.
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