giovedì 10 aprile 2025

Anima e animato

 Se perdo un braccio, rimango me stesso. Se cambio il cuore, rimango me stesso. Se rimango paralizzato, non perdo la mia consapevolezza...

Ma, se mi viene l' Alzheimer, a poco a poco perdo la coscienza di essere e di essere me stesso 

Cosa vuol dire questo? Che se viene intaccato il mio cervello-mente, rimane solo un corpo che non sa più di essere. Terribile morte in vita che riguarda sempre più persone, purtroppo.

Ma è anche la dimostrazione che, senza coscienza , rimane una materia senza senso.

E questa materia senza senso non sarebbe in grado di vivere.

Dunque, se dobbiamo trovare un' essenza, un' "anima", non è certo un pezzo di carne. 

La carne, la materia, deve essere "animata".

Ma che cosa significa? Significa che la materia non è in grado di provvedere a se stessa, e che ha bisogno di essere "animata". 

Ora, il termine "animata" ha due significati: avere un' anima e avere movimento. Due termini che finiscono per coincidere. 

Avere movimento significa avere un' anima, non qualcosa di astratto o spirituale. 

Ma, siccome tutte le cose si muovono (l' universo si muove per definizione, non sta fermo e non può restare fermo), tutte le cose sono animate. 

Questo significa che tutte le cose hanno un' anima in quanto si muovono. E, in quanto si muovono, hanno un' anima.

Il movimento è la sostanza dell' anima. E, siccome questa è anche la definizione dell' energia (ciò che si esprime nel movimento), abbiamo una coincidenza tra principi che hanno nomi diversi ma che sono la stessa cosa.

Ora, qualcuno si domanderà se un' anima possa vivere senza corpo. Di primo acchito,  direi di no. Se no, i corpi a cosa servirebbero? Direi, anzi, che si conferma la necessità di un' anima di avere un corpo e di un corpo di avere un' anima.

Però, è proprio la scienza che ci dà un' altra prospettiva.

Domandiamoci: se l' anima è movimento, potrebbe esistere un movimento senza una materia, una massa? Sembra proprio di sì. Per esempio, il fotone non ha una massa, ma si muove lo stesso.

Ma come fa a muoversi?

Qui viene fuori una risposta scientifica stupefacente.

La domanda sul movimento dei fotoni senza massa tocca i concetti fondamentali della fisica moderna, in particolare la relatività speciale e la meccanica quantistica. Ecco una spiegazione:


Nella teoria della relatività speciale di Albert Einstein, l'energia (E), la massa (m) e la quantità di moto (p) di una particella sono correlate dalla seguente equazione:

E^2 = (pc)^2 + (mc^2)^2

dove c è la velocità della luce nel vuoto.

Per una particella con massa (m > 0) a riposo (p = 0), questa equazione si riduce alla famosa E = mc^2, che esprime l'equivalenza tra massa ed energia.

Ora, consideriamo un fotone. Sappiamo sperimentalmente e teoricamente che la sua massa a riposo è zero (m = 0). Se inseriamo questo valore nell'equazione precedente, otteniamo:

E^2 = (pc)^2 + (0 \cdot c^2)^2

E^2 = (pc)^2

E = pc

Questa equazione ci dice che un fotone, pur non avendo massa, possiede energia (E) e quantità di moto (p). La sua energia e la sua quantità di moto sono direttamente proporzionali tra loro, con la velocità della luce (c) come costante di proporzionalità.

Come si muove un fotone senza massa?

La risposta risiede nel fatto che l'esistenza stessa di un fotone è intrinsecamente legata al suo movimento alla velocità della luce. Un fotone deve muoversi a c per esistere. Se un fotone dovesse fermarsi, la sua energia e la sua quantità di moto diventerebbero zero, e cesserebbe di esistere come particella.

In altre parole:

 * La velocità della luce è una proprietà fondamentale dei fotoni: Non è che i fotoni accelerano fino a raggiungere la velocità della luce; essi viaggiano sempre a questa velocità nel vuoto.

 * L'energia del fotone è energia cinetica "pura": Tutta l'energia di un fotone è associata al suo movimento. Non c'è energia di "massa a riposo" da considerare.

 * La quantità di moto è legata alla sua natura ondulatoria: Nella meccanica quantistica, il fotone è anche descritto come un'onda elettromagnetica. La sua quantità di moto è legata alla sua lunghezza d'onda (\lambda) attraverso la relazione di de Broglie: p = \frac{h}{\lambda}, dove h è la costante di Planck. Poiché il fotone ha una lunghezza d'onda (e quindi energia e frequenza), possiede anche quantità di moto, che gli permette di esercitare una pressione (pressione di radiazione) e interagire con altre particelle.

In sintesi:

Un fotone si muove perché la sua esistenza è indissolubilmente legata al suo movimento alla velocità della luce. La sua energia e la sua quantità di moto non derivano dalla massa, ma dalla sua natura di quanto di energia del campo elettromagnetico, con proprietà sia ondulatorie che corpuscolari. La relatività speciale descrive come una particella senza massa possa avere energia e quantità di moto, e la meccanica quantistica fornisce il legame tra queste proprietà e le caratteristiche ondulatorie del fotone (frequenza e lunghezza d'onda).

Quindi un fotone, per esistere, ha bisogno di muoversi!

Nessun teologo si è mai accorto che questi fotoni sono praticamente entità spirituali. Ed esistono perché si muovono. 

Se pongo questa domanda all' Intelligenza artificiale, mi dice che i fotoni non possono essere entità spirituali perché sono verificabili e misurabili.

Ma io concluderei che esistono entità spirituali dimostrate e entità spirituali non ancora dimostrate. Ma un giorno tutto sarà verificabile. 

Direi che il movimento senza massa, senza materia, sia equiparabile proprio allo spirito. Però, questo ha un lato positivo e uno negativo. Il positivo è che basta il movimento per esistere, il negativo è che anche lo spirito deve sempre muoversi. 

Dunque, anche se diventassimo puri spiriti, non saremmo mai fermi, mai stabili, mai in pace. 

Perché muoversi significa non essere mai in pace.


Nessun commento:

Posta un commento