Perché è così diffusa la droga? Evidentemente perché si vuole sfuggire alla sofferenza o semplicemente si vuole sfuggire alla noia e si cercano nuove sensazioni. Ma, nel concetto di "droga" rientrano tanti comportamenti, come bere alcool, fumare, fare sesso coattivamente (il sesso è una grande droga) e... lavorare. Per molti, il lavoro è una droga.
Ma che cosa fa la droga? Ti permette di non pensare, ti permette di non sentire. E qui ti voglio. Per molti, forse per tutti, sentire e pensare diventano troppo dolorosi. Come mai?
A parte i casi patologici, sentire e pensare, cioè essere, è doloroso. Cosi si cercano mezzi per distogliere la sensibilità e il pensiero.
Ecco perché si ricorre a droghe naturali e sintetiche. E vi faccio presente che anche altri animali si drogano, ossia trovano sostanze che li fanno sentire meglio.
Insomma il dolore è universale, connaturato all' esistere. Come dicevo san Paolo nella Lettera ai Romani, capitolo 8, versetto 22: *"Sappiamo infatti che tutta insieme la creazione geme e soffre le doglie del parto fino ad oggi."*
Siamo ai dolori del parto, che non sono uno scherzo.
Del resto, perché molti si suicidano? Perché la sofferenza può diventare insopportabile, tale da rendere impossibile il vivere.
Di solito, ci si abitua ad una certa dose di sofferenza. Ci si ricopre di una scorza. Ma i giovani non hanno ancora una scorza. E gli altri trovano il modo di drogarsi .
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