venerdì 11 aprile 2025

Il moto perpetuo: il Dio inquieto

"Muoversi significa non essere mai in pace". Con questa frase, do un significato esistenziale anche al moto fisico.

Non credo che un fotone non si senta mai in pace. Però non può stare fermo: la sua natura è moto. Se si fermasse , scomparirebbe. E resta il fatto che tuto l' universo è agitato. Voi direte che una particella o un quanto non ha una sensibilità. Ma come si fa ad esserne sicuri?

Ho già citato la frase di Dan Paolo: "Tutta la creazione geme e soffre le doglie del parto.' 

Io dico che il muoversi è percezione, sensibilità, a livello elementare. E' il nostro concetto di percezione che è limitato.

Non c' è bisogno di un sistema nervoso, come nella vita organica. Basta il movimento. Se qualcosa di muove, fosse pure un elettrone o un sasso, quel movimento significa non essere in pace. 

Diciamo che l' universo non è in pace perché si muove, e si muove perché non trova pace. De ci fosse un Dio, direi che è un dio inquieto e tormentato. Poveretto - sarà perché non trova né un padre né una madre.

E così ho psicanalizzato anche il Padreterno.

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