Perché allora abbiamo l' illusione della solidità? Perché gli elettroni si respingono fra loro dando questa illusione, proprio come due magneti che si respingono dando l' illusione che ci sia qualcosa in mezzo.
Se togliessimo tutto lo spazio vuoto, l' intera umanità si ridurrebbe a una zolletta di zucchero e la Terra avrebbe le dimensioni di un campo di calcio .
Quindi, quando parliamo di vuoto descriviamo proprio come stanno le cose. Non ci illudiamo che ci sia una realtà solida, un' identità definita (come vorrebbero i conservatori dell' anima).
Siamo fatti di vuoto, da cui, per le leggi dell' equilibrio e della simmetria, nasce il tutto. Dal vuoto nasce il pieno, che poi ri-precipita nel vuoto. Alla realtà piace ballare, ossia oscillare. E' un eterno dondolio, una danza cosmica.
Insomma, dal vuoto non può venire che il pieno, e dal pieno il vuoto. Perché pieno e vuoto, o tutto e nulla, non sono che diadi: una polarità dipende dall' altra - non solo a livello concettuale, ma anche a livello reale.
La fisica ci dice che il mondo viene da fluttuazioni del vuoto quantistico, che è una specie di brodo primordiale di energie. Un modo folcloristico-scientifico per dire la stessa cosa.
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