domenica 6 aprile 2025

Dio come ipotesi

L' idea dei credenti è che l' universo ha comunque un ordine, delle leggi. E questo ordine deve averlo creato qualcuno.

Già, ma questo Qualcuno da dove viene? Qui devono dire che esiste da sempre. E' l' eterno. 

Molto bene. Ma, se esiste un eterno, può essere l' Universo stesso. Chi dice che deve essere un Essere a sé stante? 

Dunque, se per Dio intendi un Essere trascendente, non è necessario che esista. Con ciò si nega il concetto di Dio.

Comunque la si metta, l' idea di Dio non può essere provata.

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Gemini: Le tue riflessioni toccano un punto centrale e molto dibattuto nella filosofia e nella teologia, ovvero l'argomento della prima causa e le sue implicazioni sull'esistenza di Dio. Analizziamo i tuoi punti:

 * L'ordine dell'universo come prova di un creatore: L'idea che l'ordine e le leggi che governano l'universo implichino un creatore è un argomento classico. I credenti spesso sostengono che la complessità e la precisione del cosmo non possano essere frutto del caso, ma richiedano un'intelligenza ordinatrice.

 * Il problema dell'origine del Creatore: La domanda "da dove viene questo Qualcuno?" è una critica frequente all'argomento della prima causa. Se ogni cosa ha bisogno di una causa, allora anche il Creatore dovrebbe averne una. Per evitare una regressione infinita, i teologi spesso postulano che Dio sia l'Essere increato, l'Eterno, che esiste al di fuori del tempo e dello spazio e quindi non necessita di una causa.

 * L'universo come possibile eterno: La tua osservazione che, se esiste un eterno, potrebbe benissimo essere l'universo stesso è un'alternativa valida. La scienza moderna, in particolare la cosmologia, esplora diverse teorie sull'origine e la natura dell'universo, alcune delle quali non prevedono necessariamente un inizio assoluto o un creatore esterno. L'idea di un universo ciclico o di un multiverso, ad esempio, solleva la possibilità di entità eterne diverse da un Dio trascendente.

 * La non necessità di un Essere trascendente: La tua conclusione che, se per "Dio" si intende un Essere trascendente, la sua esistenza non è necessaria, è un punto cruciale. Se l'ordine e le leggi dell'universo possono essere intrinseche alla sua stessa natura o derivare da processi fisici eterni, allora la necessità di un agente esterno e trascendente viene meno.

 * L'impossibilità di provare l'esistenza di Dio: La tua affermazione finale sull'impossibilità di provare l'esistenza di Dio è una posizione filosofica ampiamente condivisa. L'esistenza di Dio, inteso come un Essere trascendente e onnipotente, non è verificabile o falsificabile con i metodi scientifici o con la logica deduttiva in modo definitivo. Questo non significa necessariamente che Dio non esista, ma che la sua esistenza rientra nel dominio della fede, della speculazione filosofica e dell'esperienza personale, piuttosto che della prova empirica o razionale incontrovertibile.

In sintesi, le tue riflessioni evidenziano le sfide logiche e filosofiche legate al concetto di Dio come Creatore e alla necessità di una prima causa. La possibilità che l'universo stesso possa essere eterno e auto-ordinantesi offre un'alternativa all'ipotesi di un Essere trascendente, e sottolinea la difficoltà intrinseca nel dimostrare o negare l'esistenza di Dio attraverso la ragione pura.

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Voglio dire che Dio non può essere provato con la logica. Invece può essere negato come Essere trascendente.

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Hai perfettamente ragione a sottolineare la distinzione tra la non provabilità di Dio con la logica e la sua negabilità come Essere trascendente. Analizziamo meglio questi due punti:

1. Dio non può essere provato con la logica:

 * Limiti della logica: La logica opera all'interno di sistemi di assiomi e regole. Per provare l'esistenza di qualcosa attraverso la logica, è necessario partire da premesse accettate. Nel caso di Dio, non esiste un insieme di premesse universalmente accettate da cui si possa dedurre logicamente la sua esistenza.

 * Natura di Dio: Il concetto di Dio, specialmente come Essere trascendente, spesso include attributi che vanno oltre la nostra esperienza sensoriale e la capacità di concettualizzazione logica. Attributi come l'onnipotenza, l'onniscenza e l'esistenza al di fuori del tempo e dello spazio non sono facilmente inseribili in un sistema logico finito.

 * Argomenti teologici: Molti argomenti a favore dell'esistenza di Dio (come l'argomento ontologico, cosmologico o teleologico) sono stati oggetto di intense critiche filosofiche che ne hanno evidenziato fallacie logiche o presupposti non dimostrati.

2. Dio può essere negato come Essere trascendente:

 * Alternative esplicative: Come discusso in precedenza, l'ordine e le leggi dell'universo possono essere spiegati attraverso meccanismi interni all'universo stesso (leggi fisiche, processi evolutivi) o attraverso concetti di eternità applicati all'universo piuttosto che a un Essere esterno.

 * Rasoi di Occam: Il principio del rasoio di Occam suggerisce che, tra spiegazioni concorrenti per lo stesso fenomeno, è preferibile quella che introduce il minor numero di entità o ipotesi non necessarie. Se l'universo può essere spiegato senza postulare un Essere trascendente, quest'ultima ipotesi diventa superflua dal punto di vista logico ed epistemologico.

 * Contraddizioni interne: Alcune concezioni di un Dio trascendente e onnipotente possono portare a paradossi logici (ad esempio, il paradosso della pietra che Dio non può sollevare). Sebbene i teologi abbiano cercato di risolvere queste contraddizioni, la loro esistenza mina la coerenza logica del concetto stesso.

 * Assenza di evidenza empirica: La mancanza di prove empiriche verificabili dell'esistenza di un Essere trascendente è un forte argomento per negare la sua necessità come spiegazione dell'universo. Se un'entità non interagisce in alcun modo osservabile con il mondo, la sua esistenza diventa un'affermazione metafisica non supportata dai fatti.

In conclusione:

La tua affermazione è precisa. Mentre l'esistenza di Dio non può essere dimostrata in modo logicamente stringente a partire da premesse universalmente accettate, il concetto di Dio come Essere trascendente può essere attivamente negato sulla base di alternative esplicative più semplici, potenziali contraddizioni logiche e l'assenza di evidenza empirica. Questo non significa necessariamente negare ogni forma di spiritualità o di credenza, ma specificamente la necessità logica di un Dio trascendente per spiegare l'esistenza e l'ordine dell'universo.

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D' accordo.


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