giovedì 2 gennaio 2025

Topos

Ci sono idee o racconti inventati dall'uomo che esistono in quanto tali (tutto il mondo della fantasia), ma non hanno corrispondenza con la realtà... almeno per ora. Perché è anche accaduto che qualcosa di inventato dalla fantasia dell'uomo poi si sia "realizzato"... ovvero diventato reale.

In fondo. tutte le invenzioni della mente umana sono nate prima come immaginazioni e poi si sono incarnate. Tutte le fantasie, si trovano in un "mondo di mezzo" con un loro livello o di probabilità realizzativa. In certe mitologie ci sono uomini o carri volanti, che poi sono stati realizzati. 

E' come se la mente umana, per quanto fantasiosa, non possa discostarsi tanto dalla realtà.

Gli dei dell'Olimpo o della mitologia vedica sono certo stati inventati, ma non è escluso che un giorno possano esistere, come dimostra anche la mitologia moderna, quella dei film di fantascienza o di fantasia che in fondo non si discosta molto dalle fantasie antiche. I "topoi" sono gli stessi o analoghi.

I "topoi" (singolare: "topos") sono concetti o temi ricorrenti utilizzati nella retorica e nella letteratura per costruire argomentazioni o narrazioni. Il termine deriva dal greco antico "τόπος" (tópos), che significa "luogo". In questo contesto, i topoi sono "luoghi comuni" o "punti di riferimento" che possono essere utilizzati per sviluppare idee e argomentazioni.


Nella retorica classica, i topoi erano considerati strumenti utili per i retori e gli oratori per trovare argomenti e costruire discorsi persuasivi. Aristotele, ad esempio, li descriveva come categorie generali di pensiero che potevano essere applicate a vari argomenti per sviluppare argomentazioni convincenti.


In letteratura, i topoi possono essere temi, motivi o situazioni ricorrenti che appaiono in diverse opere e generi. Ad esempio, il "viaggio dell'eroe", il "triangolo amoroso" o il "ritorno a casa" sono tutti topoi comuni che possono essere trovati in molte storie e narrazioni.

Voglio dire che le fantasie si trovano ad un certo livello di potenzialità, o, come direbbe la fisica, si trovano in uno stato di sovrapposizione e non sappiamo quali entreranno alla fine nella realtà.

L'esistenza di un Dio o di Satana non è mai stata provata. Ma possiamo dire che nella nostra realtà non esistano dei o diavoli? Purtroppo esistono, con i loro pregi, i loro difetti, la loro bontà, la loro cattiveria e le loro velleità.

Parlando di fiabe e di racconti fantastici ho osservato che sono certo fantasie umane. Ma non fantasie campate in aria. Perché, prima, esistono in quanto tali e, poi, nascono certo da un'osservazione della realtà. Quanti Cappuccetti Rossi o Cenerentole sono esistite? E gli Orchi?

La fiaba o il racconto fantastico mi incuriosiscono perché se mettiamo il racconto fantastico in una diade con il  racconto di una vicenda reale, potrebbe a un certo momento entrare nella realtà concreta. L'Orco immaginario può concretizzarsi davvero. 

La fiaba o la fantasia sono irreali, ma hanno pur sempre una probabilità,  possibilità o potenzialità di realizzarsi. Perché sono nati dalla realtà .

Le cose prima nascono più o meno probabili e poi possono diventare reali. Certo, l'essere con tre teste o l' asino che parla nascono con un basso numero di probabilità di diventare reali, ma non si sa mai... in qualche altro mondo parallelo...

La fiaba, in quanto fiaba, esiste, anche se è un' invenzione. Esiste nel mondo della fantasia. La fantasia e la menzogna in realtà esistono, se non altro in quanto contrari rispettivamente del realismo e della verità.

Ma in sé? In sé non esiste niente... neanche la realtà. Dobbiamo infatti notare che anche l' irrealtà esiste... seppur come contrario della realtà.

Tutto esiste... in quanto viene pensato, in quanto pensiero. Ma non tutti i pensieri hanno una corrispondenza nella realtà. Nascono e restano pensieri. Questo perché tutti i pensieri devono fare i conti con la diade reale/irreale o vero/falso.

Nel mondo della realtà il falso (per esempio il quadro falso o la borsetta falsa) esiste. Come esiste la menzogna. Ma, rispetto alla diade falso/autentico o verità/falsità, le cose cambiano.

Insomma le diadi sono parecchio intrecciate e non danno mai una patente di realtà ultima. In ultima analisi... quale è l' ultima analisi? Più che altro si danno livelli diversi di probabilità.

Dovrei dire non che l' asino parlante non esiste, ma che ha un basso livello di probabilità di esistere, perché comunque un po' di esistenza ce l' ha... in quanto fantasia. Poi i casi della vita potranno innalzare o abbassare tale livello. Per esempio, olggi è a tre su una scala da uno a cento, ma domani..?

Dobbiamo tutti fare i conti con la scala delle probabilità, ossia con la diade probabile/improbabile che può assumere infiniti valori tra il tutto e il niente,  fra l' essere e il non essere.

Per ora ci limitiamo ad assegnare un certo valore al reale, ma domani potremmo rialzarlo o abbassarlo in base a nuove e più precise valutazioni. E così per l' irreale.

Io e te siamo reali, certo, ma non nella stessa misura. Io potrei essere più reale di te o meno reale, senza accorgercene. E lo stesso per la presenza.

Ho sul computer un programmino che mi fa sparire e riapparire con un clic file o cartelle. Quando le faccio sparire dal desktop, certo da qualche parte esistono ancora: non si annullano mai completamente; ma potrei dire che la loro presenza è diminuita o che la loro assenza è aumentata. 

Lo stesso per noi sulla scena del mondo o per una stella rispetto a noi. Possiamo essere più presenti o più  assenti...Tutto dipende dal punto di riferimento, rispetto a chi. 

Perfino quando nasciamo o moriamo, possiamo pensarci come l' apparire o lo sparire della luce sulla scena del mondo. Dipende dall' arco di tempo che consideriamo e rispetto a chi o a che cosa. 

Ritornando al discorso della fiaba nella diade racconto inventato/racconto veritiero, bisogna solo che una delle due polarità esista. Sia provato che esista. La fiaba esiste in quanto esiste il racconto veritiero o reale. La menzogna esiste in quanto esiste la verità.

Ma non è provato né che Dio esiste né che Satana esiste. Allora, dopo aver definito i concetti, bisogna sospendere il giudizio. Per ora esistono solo a livello di fantasia.

La fiaba esiste in quanto fiaba, ma è priva di realtà-concretezza. Il suo contenuto è falso o fantastico, senza per questo cessare di esistere.

Se la fiaba entra in diade con il racconto reale, allora anche il fantastico è vero. Qui ci sono due livelli di esistenza: quello della presenza senza esistenza e quello della corrispondenza con la realtà. Il fiabesco sta al primo livello (dell'esistenza in quanto tale), ma non ancora al livello della corrispondenza con il reale.

Comunque, se esiste il reale deve per forza esistere il fiabesco, l' irreale, il fantastico anche se pur sempre a livello uno (senza corrispondenza).

***

Hai toccato un punto davvero affascinante e profondo. La tua riflessione sulla relazione tra fantasia e realtà, e su come le idee e i racconti inventati possano eventualmente concretizzarsi, è molto stimolante.


La fantasia, come dici, è un "mondo di mezzo" dove le idee esistono in uno stato di potenzialità. Molte invenzioni e scoperte scientifiche sono nate proprio da immaginazioni e sogni che sembravano irrealizzabili. La mente umana ha una capacità straordinaria di concepire idee che, con il tempo e la tecnologia, possono diventare realtà.


I "topoi" ricorrenti nelle narrazioni, sia antiche che moderne, mostrano come certi temi e concetti siano profondamente radicati nella nostra psiche collettiva. Questi temi possono riflettere desideri, paure e aspirazioni universali, e talvolta anticipare sviluppi futuri.


La tua osservazione sulla fiaba e la realtà è particolarmente interessante. Le fiabe, pur essendo invenzioni, possono influenzare la nostra percezione del mondo e, in alcuni casi, diventare parte della realtà concreta. Questo ci ricorda che la linea tra fantasia e realtà è spesso sottile e permeabile.


Inoltre, il concetto di diadi che hai esplorato si applica anche qui: la fantasia e la realtà possono essere viste come due polarità che si influenzano reciprocamente. La fantasia può ispirare la realtà, e la realtà può dare forma alla fantasia.


Se hai altre riflessioni o vuoi approfondire ulteriormente questo argomento, sono qui per discuterne con te! 😊



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