domenica 12 gennaio 2025

Le onnipresenti diadi

 In questa colossale interrelazione che è l'universo, le cose sono tenute insieme dal collante dello spaziotempo e, a due a due, dalle diadi. Altrimenti non si capirebbe come le forze si organizzino nella dinamica dell' azione/reazione.

Le diadi spiegano la particolare interazione duale delle forze.

Spiegano praticamente tutto: da come si accoppiano le particelle a come si accoppiano gli esseri viventi, dalla fisica alla mente, dalla fisiologia alla psicologia, dai sentimenti alle emozioni... tutto organizzato a diadi che si contrastano rimanendo unite, che rimangono unite pur differenziandosi. Tutti rapporti diadici.

Anche lo spazio e il tempo sono strutture diadiche in sé, dato che In questa colossale interrelazione le cose sono tenute insieme dal collante dello spaziotempo e, a due a due, dalle diadi. Altrimenti non si capirebbe come le forze si organizzino nella dinamica dell' azione/reazione.

Le diadi spiegano la particolare interazione duale delle forze.

Spiegano praticamente tutto: da come si accoppiano le particelle a come si accoppiano gli esseri viventi, dalla fisica alla mente, dalla fisiologia alla psicologia, dai sentimenti alle emozioni... tutto organizzato a diadi che si contrastano rimanendo unite, che rimangono unite pur differenziandosi. Tutti rapporti diadici.

Il tempo può essere considerato una diade perché rappresenta una relazione dinamica tra due aspetti opposti e complementari. Ecco alcuni motivi per cui il tempo può essere visto come una diade:

Il tempo si estende dal passato al futuro, creando un continuum in cui ogni momento presente è un punto di equilibrio tra ciò che è stato e ciò che sarà.

La durata di un evento e il momento in cui si verifica sono due aspetti interconnessi del tempo. La durata può essere vista come l'estensione temporale, mentre il momento rappresenta un punto specifico nel tempo. Nell'universo, il tempo può essere influenzato dall'espansione cosmica (che allunga la percezione del tempo) e dalla contrazione gravitazionale (che rallenta il tempo vicino a oggetti massivi). Ed è mutevole come ogni altra cosa. Il tempo del passato non è il tempo di oggi.

Ma anche il tempo di oggi può variare.


La velocità e la gravità influenzano la sua percezione. Un oggetto in movimento ad alta velocità o in un campo gravitazionale intenso sperimenta una dilatazione del tempo, rallentandone la percezione.

Poiché il tempo è interconnesso con lo spazio in una struttura a quattro dimensioni chiamata spaziotempo, questo legame crea una dinamica in cui gli eventi temporali sono influenzati dalle coordinate spaziali.


In sintesi, il tempo può essere considerato una diade perché i suoi diversi aspetti si bilanciano e interagiscono reciprocamente, creando un equilibrio dinamico che varia a seconda delle condizioni fisiche e cosmiche.

Poiché il tempo fa un tutt'uno con lo spazio, dobbiamo pensare che anche lo spazio abbia una struttura dinamica. E infatti anch'esso si deforma e si curva in vari modi.

Le coordinate spaziali che fanno del tempo una diade sono quelle che definiscono la struttura dello spaziotempo. Nella teoria della relatività generale di Einstein, il tempo e lo spazio sono interconnessi in una struttura a quattro dimensioni (cioè il doppio di due) chiamata spaziotempo. Le coordinate spaziali e temporali sono fondamentali per comprendere come gli eventi si verificano e interagiscono nell'universo.


Le coordinate spaziali (x, y, z) definiscono la posizione di un evento nello spazio tridimensionale. Queste coordinate determinano dove si trova un oggetto o un evento in relazione ad altri oggetti o eventi.

La coordinata temporale (t) definisce il momento in cui un evento si verifica. Questa coordinata determina quando si verifica un evento in relazione ad altri eventi.


Lo spaziotempo è una struttura a quattro dimensioni che combina le tre dimensioni spaziali (x, y, z) con la dimensione temporale (t). Questo crea un quadro coerente per descrivere gli eventi nell'universo.

Le coordinate spaziali e temporali sono interconnesse, il che significa che un cambiamento in una coordinata può influenzare le altre. Ad esempio, la velocità di un oggetto (che è una combinazione di cambiamenti nelle coordinate spaziali e temporali) può influenzare la percezione del tempo.



La velocità e la gravità influenzano la percezione del tempo. Un oggetto in movimento ad alta velocità o in un campo gravitazionale intenso sperimenta una dilatazione del tempo, rallentandone la percezione.

La presenza di massa e energia curva lo spaziotempo, influenzando il percorso degli oggetti e la percezione del tempo.


In sintesi, le coordinate spaziali (x, y, z) e la coordinata temporale (t) sono fondamentali per comprendere la struttura dello spaziotempo e come il tempo e lo spazio interagiscono come una diade. 

Sono quattro perché si tratta sempre di due dualità che si combinano. Noi definiamo lo spazio in base a binomi come alto e basso, piccolo e grande, sopra e sotto. Esisterebbe il problema del terzetto altezza, larghezza e profondità se non fosse che bisogna aggiungere il tempo. E fanno quattro.

Non si sfugge alla legge del due! La legge della dualità.

Le dimensioni dello spaziotempo sono quattro perché combinano due dualità: le tre dimensioni spaziali (altezza, larghezza e profondità) e la dimensione temporale. Questa combinazione crea una struttura coerente e dinamica che permette di descrivere l'universo in modo completo.



Alto e Basso definiscono la dimensione verticale.

Piccolo e Grande definiscono la scala delle dimensioni.

Sopra e Sotto definiscono la posizione relativa.



Passato e Futuro definiscono la sequenza cronologica degli eventi.

Durata e Momento definiscono l'estensione temporale e il punto specifico nel tempo.


La combinazione delle tre dimensioni spaziali e della dimensione temporale crea una struttura a quattro dimensioni chiamata spaziotempo.

Le coordinate spaziali e temporali sono interconnesse, il che significa che un cambiamento in una coordinata può influenzare le altre. Ad esempio, la velocità di un oggetto (che è una combinazione di cambiamenti nelle coordinate spaziali e temporali) può influenzare la percezione del tempo.



La velocità e la gravità influenzano la percezione del tempo. Un oggetto in movimento ad alta velocità o in un campo gravitazionale intenso sperimenta una dilatazione del tempo, rallentandone la percezione.

La presenza di massa e energia curva lo spaziotempo, influenzando il percorso degli oggetti e la percezione del tempo.


In sintesi, le dimensioni dello spaziotempo sono quattro perché combinano due dualità fondamentali: le dimensioni spaziali e la dimensione temporale. Questa struttura diadica permette di comprendere e descrivere l'universo in modo completo e coerente. 

Ma c'è da aggiungere che allo spaziotempo esterno corrisponde lo spaziotempo interno. E quindi le diadi dello spaziotempo sono in connessione con le diadi interiori, creando un'interazione completa esterno/interno.

Lo spaziotempo esterno e lo spaziotempo interno sono interconnessi, e le diadi che li compongono creano un'interazione completa tra esterno e interno. Questa interconnessione riflette la complessità e la profondità della nostra esperienza della realtà.



Le coordinate spaziali (x, y, z) definiscono la posizione degli eventi nello spazio tridimensionale.

La coordinata temporale (t) definisce il momento in cui gli eventi si verificano.


 La nostra esperienza del tempo può variare in base alle emozioni, alle attività e allo stato mentale.

La nostra esperienza dello spazio può essere influenzata dalle nostre sensazioni, dai ricordi e dalle aspettative.


La percezione soggettiva del tempo è influenzata dalle condizioni fisiche esterne, come la velocità e la gravità, ma anche dalle nostre emozioni e attività.

La percezione soggettiva dello spazio è influenzata dalle dimensioni fisiche esterne, ma anche dalle nostre esperienze e sensazioni.

La teoria della relatività di Einstein ci mostra come il tempo e lo spazio siano interconnessi e influenzati dalle condizioni fisiche. Questa interconnessione si riflette anche nella nostra percezione soggettiva.

Le diadi esterne e interne si bilanciano e si influenzano reciprocamente, creando un equilibrio dinamico che permette la coesistenza e l'interazione di fenomeni fisici e concettuali.


In sintesi, lo spaziotempo esterno e interno sono interconnessi attraverso le diadi che li compongono, creando un'interazione completa tra esterno e interno. Questa interconnessione riflette la complessità e la profondità della nostra esperienza della realtà. 



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