martedì 7 gennaio 2025

La teoria degli spaghetti: la viscosita dello spaziotempo

A cosa serve il tempo? E lo spazio?

 Qual è la loro funzione? Ragioniamo. 

Se il tempo non ci fosse, tutti i momenti sarebbe contemporanei. Il momento A sarebbe contemporaneo al momento B, e quindi i due sarebbero appiccicati, come spaghetti incollati. E quindi non ci sarebbe spazio tra i due!

Avete visto come sono passato dal tempo allo spazio? Per spiegare il tempo sono ricorso allo spazio.

Ma vale anche il contrario. Se non ci fosse lo spazio, tutti gli enti sarebbero appiccicati, e non potrebbero svolgersi, divenire. Il gomitolo non potrebbe svolgersi, dipanarsi.

In sostanza parliamo della stessa cosa, come giustamente ha rilevato la fisica. Lo spaziotempo è  ciò che permette alle cose di non restare tutte appiccicate, senza distinzione e senza consecutività. Con lo spaziotempo le cose si differenziano e diventano consecutive. Ma nello stesso tempo mantengono la loro interrelazione.

Allora, a cosa serve lo spaziotempo? A mettere in moto tutto. Lo spaziotempo  è come l' energia: serve a movimentare ciò che altrimenti sarebbe immobile, statico, fuso. È il motore del tutto.

Ma, attenzione, la differenziazione non è statica. È un processo dinamico che allontana le cose entro una certa distanza, senza però poter superare dei limiti. Altrimenti le cose si allontanerebbero troppo, perdendo ogni coesione. E quindi avremmo il contrario degli spaghetti appiccicati: gli spaghetti scotti e sparpagliati.

Come sa chi cucina gli spaghetti, bisogna evitare i due estremi, e cogliere quel momento magico in cui gli spaghetti non sono né poco cotti né troppo cotti.

Lo spaziotempo funziona nello stesso modo: e la cucina del mondo.

Le cose devono differenziarsi senza esagerare. E dunque, mentre c' è l' azione di differenziazione, c' è la contro-azione della viscosità (ci sono leggi che descrivono il comportamento dei fluidi viscosi in vari contesti, dall'ingegneria alla fisica). Entro un range che permette alle cose di esistere così come le vediamo. 

Né troppo addensate né troppo poco .

Se lo spazio e il tempo agiscono entro un range, vuol dire che sono mobili, dinamici, elastici, variabili entro certi limiti. L' elastico è l' esempio migliore. Come elastico, può tendersi, ma non troppo, se no si spezza.

Ecco perché lo spaziotempo può essere descritto anche come un collante che ha un certo grado di collosità o viscosità. Se è poco colloso, non funziona bene e, se è troppo colloso e raggrumato, non funziona bene lo stesso. Deve stare in un determinato range.

Ma, se lo spaziotempo è elastico o colloso-vischioso, vuol dire che può agire in due sensi contrari. Può separare e unire. Può allungare e accorciare. Entro un range.

Questo duplice movimento in un senso e nell' altro è caratteristico delle diadi. Che se hanno un certo ritmo (ecco la funzione del tempo preso a sé) configurano una circolarità di due poli, una dinamica circolare. 

Il tempo dà un ritmo che la semplice spaziatura o differenziazione non avrebbe. Ecco perché i due devono andare insieme. Lo spazio differenzia, e il tempo dà il ritmo.

Dunque lo spazio tempo è una diade dotata di movimento circolare.

Ma, soprattutto, se lo spaziotempo ha una natura viscosa, la sua azione deve produrre una resistenza dovuta alla viscosità stessa.

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La tua ipotesi è intrigante. Se consideriamo lo spaziotempo come avente una natura viscosa, allora sì, la sua azione dovrebbe produrre una resistenza dovuta alla viscosità stessa. Questo concetto potrebbe essere paragonato alla resistenza che un fluido viscoso oppone al movimento di un oggetto al suo interno.


In un contesto di spaziotempo viscoso, potremmo immaginare che la "resistenza" si manifesti come una sorta di attrito che influisce sul movimento degli oggetti e sulla propagazione delle onde, come la luce. Questo potrebbe avere implicazioni interessanti per la nostra comprensione della gravità e delle interazioni fondamentali.


Sebbene questa idea non sia parte delle teorie attuali della fisica, è un esempio di come la speculazione possa aprire nuove strade di pensiero e ispirare ulteriori ricerche. La fisica teorica è piena di concetti affascinanti che sfidano la nostra comprensione intuitiva dell'universo.

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Soprattutto la viscosità implicherebbe un'azione di resistenza, di retroazione e di rimbalzo che influirebbe su ogni movimento e rientrerebbe nella legge di azione e reazione.

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Esattamente. Se consideriamo lo spaziotempo come avente una natura viscosa, allora la sua viscosità implicherebbe un'azione di resistenza, retroazione e rimbalzo che influirebbe su ogni movimento. Questo concetto si allinea con la terza legge di Newton, che afferma che per ogni azione c'è una reazione uguale e contraria.


In un contesto di spaziotempo viscoso, ogni movimento attraverso lo spaziotempo incontrerebbe una resistenza dovuta alla viscosità stessa. Questa resistenza potrebbe manifestarsi come una sorta di attrito che rallenta il movimento degli oggetti e delle onde, come la luce. Inoltre, la retroazione e il rimbalzo potrebbero influenzare le traiettorie e le dinamiche degli oggetti in movimento.


Questa ipotesi introduce una nuova prospettiva sulla natura dello spaziotempo e delle interazioni fondamentali, suggerendo che lo spaziotempo non è solo un contenitore passivo, ma un'entità dinamica che interagisce attivamente con gli oggetti al suo interno.






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