Alcuni fisici, come Richard Feynman, hanno proposto che le particelle di antimateria possono essere viste come particelle di materia che si muovono all'indietro nel tempo. Questa è più una rappresentazione matematica che una realtà osservabile, ma è un concetto interessante.
Ma se il tempo tornasse periodicamente indietro, chi se ne accorgerebbe? Siamo noi che mettiamo segni di riconoscimento sullo scorrere di una pellicola che di per sé sarebbe trasparente.
Devo dire che nessun se ne accorgerebbe.
C'è qualcosa che ci sfugge completamente, che non è colto dai nostri sensi, e che, se non ci fossero delle apparecchiature da noi costruiti, per noi non esisterebbe. Chi lo ha scoperto, in un certo senso lo ha determinato, lo ha fatto uscire dall'ombra.
Per esempio, tante particelle, magari solo teorizzate mentalmente, sono poi state viste realmente, fra cui il bosone di Higgs, che è importantissimo perché conferisce massa alle altre particelle.
Ma anche tante leggi della fisica sono state letteralmente estratte dal niente, magari prima pensate e poi dimostrate.
Dato che sono nostri modi di interpretare la realtà, fino a un certo momento non sono esistite e poi, per merito di qualcuno che le ha pensate, sono apparse reali.
Ma le leggi della fisica, certe teorie o certi modi di vedere la realtà, sono sempre il prodotto di un'interazione soggetto/oggetto. Ed esistono in un mondo di mezzo, tra realtà oggettiva e realtà soggettiva.
Una legge scientifica non è né completamente oggettiva né completamente soggettiva. Se non ci fosse la mente umana, nessun altro animale la penserebbe.
E' un modo di vedere le cose, di trovare dei collegamenti. Ma questi collegamenti esistono solo per la mente, e solo per una certa mente (magari i "marziani" troverebbero un'altra interpretazione).
Per tante leggi della fisica, che credevamo definitive, sono state trovate nuove è più comprensive interpretazioni.
Questo per dire che le mie diadi sono uno schema di comportamento che, per il momento, vedo solo io, ma che si possono vedere solo mentalmente dai movimenti che producono; sono mezzi di interpretare certi fenomeni, a mezzo tra mente e realtà.
Regnano in questo mondo di mezzo.
Questi mezzi di interpretazione dei fenomeni, come la mia idea di un tempo circolare, o vedere lo spaziotempo come una diade, esistono perché qualcuno li ha pensati, ma, finché non vengono provati, restano ipotesi mentali. Comunque, anche una volta provate, restano in una terra di mezzo, in quanto qualcun altro potrebbe dare spiegazioni nuove, più estese o comprensive.
Quindi, esistono e non esistono. Hanno un certo grado di realtà, ma non sono del tutto oggettive.
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