Gli ebrei, dopo sei milioni di morti, non hanno tratto
le conclusioni logiche: che il loro Dio è solo una fantasia. Eppure, milioni di
credenti, lo avranno invocato nei campi di sterminio, senza un riscontro.
Dio al servizio dell’uomo, Dio che preferisce un
popolo agli altri, Dio che interviene nella storia, Dio che manda Messia, Dio che
viene a sovvertire le leggi che lui stesso ha create…
E il peggio è che queste idee si sono trasferite nel
cristianesimo, dove di nuovo si fantastica su un Dio che invia sulla Terra una
specie di emissario, lo fa crocifiggere (siamo ancora alla religione dei
sacrifici!) e poi lo fa risorgere. Una specie di fumettone che, per connettere
cielo e terra, non sta né in cielo né in terra.
Di questo intervento divino, in realtà, nessuno si è
accorto, perché il mondo va avanti come prima, con i suoi terremoti, le sue
epidemie, le sue guerre, le sue religioni, la sua violenza, ecc.. “L’aiuola che
ci fa tanto feroci” non si è accorta che è stata salvata.
IL fatto è che gli uomini si inventano ogni volta un
Dio fatto a loro misura, un Dio che interviene dal cielo per aiutare qualcuno.
Già, altrimenti Dio a che cosa serve? Perché deve servire!
Adesso, non sarebbe ora di lasciar perdere tutti
questi miti e ritornare ai fondamenti di ciò che potrebbe essere la vera
trascendenza?
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