Gli uomini sono sempre stati alla ricerca di prove
sull’esistenza di Dio. Ma non ne hanno mai trovata una del tutto soddisfacente.
Forse perché cercano un’immagine della loro mente, qualcosa di esteriore, un
Signore che comandi dall’alto dei cieli.
Ma se invece Dio è qualcosa di interiore, se Dio c’è
perché ci siamo noi, allora la nostra presenza è la prova più convincente.
La prova dell’esistenza di Dio non può stare nei libri
sacri, nei templi e neppure nell’universo.
L’importante è non cercare un Dio fatto a nostra
immagine e somiglianza, un Dio che sia una nostra proiezione, ma un Dio davvero
trascendente. Che, pur essendo “dentro” di noi, non abbia né il nostro corpo né
la nostra mente. Quello che c’era prima di noi e del cosmo, e che ci sarà dopo.
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