sabato 15 maggio 2021

La grandezza umana

 

Quando ti dicono che sei un peccatore e che il peccato originale ha corrotto l’intera natura, questo è il vero peccato. Insultano la tua vera natura, il tuo atman, la tua anima, il tuo Sé, che non è né misero né limitato. Ti insegnano che tu sei questo corpo, questa mente e questa coscienza – tutti fenomeni temporanei destinati a sparire. Ma ciò che brilla in essi è il riflesso di una luce universale.

Sei come quel leoncino che, allevato in un gregge di pecore, si considera lui stesso una pecora. Ti sei identificato con le pecore, mentre sei un leone. In tal modo hanno potuto chiuderti in una famiglia e in una società composta da tante aziendine. Devi lavorare come un matto, produrre e mantenere tutti. Non sei più un uomo libero, ma la formica di un formicaio o l’ape di un alveare.

I padroni del mondo, aiutati dalla casta sacerdotale, mentre se la godono come vogliono, ti costringono, con accurate campagne pubblicitarie e una finta cultura, ad accettare questo ruolo da vittima. Così hai chinato il capo e ti sei omologato. Ti hanno insegnato che c’è una specie di Controllore del mondo cui devi ubbidire. E così sei diventato una pecora.

Ma rialza il capo, lascia perdere tutti gli insegnamenti della famiglia, della scuola e della religione. E guarda intensamente dentro di te. Lì non c’è la mediocrità, ma la grandezza. Lì non ci sono padroni, ma ognuno è il dio di se stesso.

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