Se ci domandassimo come sia possibile che il mondo sia
solo una proiezione della nostra coscienza, pensiamo ai nostri sogni notturni e a
come ci sembrino reali. Eppure, quando ci svegliamo, ci rendiamo conto che
tutto quel mondo e noi stessi non eravamo che la creazione della nostra stessa
mente.
Ora, è difficile svegliarci perché ci identifichiamo
continuamente con questo mondo, con questo corpo, con questo ego, con questa
coscienza, ecc. Anzi, il nostro desiderio è prolungare tutto ciò il più a lungo
possibile.
Dunque, ripetiamoci questo ragionamento e la sua
sensazione il più spesso possibile: “Io non sono questo, io non sono quello…
che cosa sono veramente?” E non cerchiamo una definizione concettuale, ma
un’esperienza.
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