Non sono ben sicuro se siano la razionalità e i pensieri logici a dominare l'ecosistema umano, o invece il mondo delle emozioni.
Certo, in ambito scientifico non dovrei farmi guidare dalle emozioni, ma dello spassionato pensiero logico. Però, anche qui dovremmo chiederci se non siamo guidati nella ricerca proprio da qualche sentimento od emozione: per esempio dall'amore per la conoscenza, per l'esplorazione, per l'ambizione, per i soldi, per l'avventura, per arrivare prima degli altri, per qualche nostra mancanza e compensazione, per la fama, per l'immortalità ecc.
Insomma è difficile scandagliare le motivazioni profonde di tante ricerche. E quindi di tanti pensieri. In fondo, io penso che, alla base dei nostri pensieri, ci sia sempre qualche motivazione di cui non ci rendiamo ben conto.
Perciò, ciò che stimola e ci guida sono più le emozioni che i pensieri puri.
Ora, le emozioni stanno spesso ben nascoste dentro di noi, ma ci guidano infallibilmente laddove vogliono andare. Da dove nascono? Chi lo sa? Nascono dalla nostra nascita, dalla nostra infanzia, dagli avvenimenti precedenti, dal nostro destino, da come siamo cresciuti, dal rapporto con i nostri genitori, dalle nostre ambizioni, dalle nostre inibizioni o dal karma...
Resta il fatto che sono queste emozioni profonde che ci guidano nella vita, non la semplice razionalità.
Ma le emozioni sono avvolgenti, caotiche e contraddittorie. A volte sono vere e proprie tempeste o correnti sotterranee. Si parla allora di "ondate emotive" che ci investono o ci travolgono.
Sono ondate, gorghi, vortici, spirali che si formano nel mare della nostra personalità. Avere una passione per qualche avventura spirituale non è tanto diverso dall'avere una passione amorosa. Qualcosa che travolge la nostra razionalità. E ci fa fare cose che, a mente fredda, non faremmo mai.
Nell'antico simbolo dello Yang/Yin le due metà sono divise non da una linea qualsiasi, ma da una linea sinusoidale. Che rappresenta appunto un movimento ondulatorio.
Questo significa che le relazioni fra opposti complementari non sono lineari, ma vanno ad onde. E le onde, si sa, formano correnti contrastanti, gorghi, vortici e salgono e scendono. Si formano, montano, si accumulano, si infrangono e danno origine ad altre onde.
Si può sostenere che la natura abbia una natura ondulatoria. Molti fenomeni naturali possono essere descritti in termini di onde e oscillazioni. Ecco alcuni esempi:
1. **Onde elettromagnetiche**: La luce, le onde radio, i raggi X e altre forme di radiazione elettromagnetica sono tutte onde che si propagano attraverso lo spazio.
2. **Onde sonore**: Il suono è un'onda di pressione che si propaga attraverso l'aria, l'acqua o altri mezzi.
3. **Onde meccaniche**: Le onde nell'acqua, come le onde del mare, sono esempi di onde meccaniche che si propagano attraverso un mezzo fisico.
4. **Onde gravitazionali**: Le onde gravitazionali sono increspature nello spaziotempo causate da eventi cosmici come la fusione di buchi neri.
5. **Onde quantistiche**: Nella fisica quantistica, le particelle subatomiche possono essere descritte come onde di probabilità che si propagano attraverso lo spazio.
Questi esempi mostrano come il comportamento ondulatorio sia una caratteristica fondamentale di molti fenomeni naturali, sia a livello macroscopico che microscopico. La natura ondulatoria delle cose ci aiuta a comprendere meglio il mondo che ci circonda e le leggi che lo governano.
Ora, quando parliamo di "natura" ondulatoria, dobbiamo riferirci non solo alla natura fisica, ma anche alla natura mentale e psichica.
In altri termini, la fisica esteriore funziona come la fisica interiore. Questa è la prova fondamentale. Anzi, mi chiedo quali delle due abbia influenzato l'altra: se siamo partiti dall'interno per descrivere l'esterno o viceversa.
In realtà, non c'è una vera distinzione. E' un tutt'uno. Le leggi che operano in un campo operano anche nell'altro. Parafrasando l'antico detto dell'alchimia, le cose avvengono "così fuori come dentro."
In fisica, si stabilisce un rapporto tra la natura ondulatoria delle cose e la struttura a campi.
La natura ondulatoria e la teoria dei campi sono strettamente correlate e si influenzano reciprocamente in molti modi. Ecco una spiegazione del loro rapporto:
1. **Natura Ondulatoria**:
- Molti fenomeni naturali, come la luce, il suono e le onde meccaniche, possono essere descritti in termini di onde. Queste onde sono caratterizzate da proprietà come lunghezza d'onda, frequenza e ampiezza.
- Nella fisica quantistica, le particelle subatomiche, come gli elettroni, possono comportarsi sia come particelle che come onde. Questo dualismo onda-particella è una delle caratteristiche fondamentali della meccanica quantistica.
2. **Teoria dei Campi**:
- La teoria dei campi è un quadro teorico che descrive come le particelle interagiscono attraverso campi. Un campo è una quantità fisica che ha un valore in ogni punto dello spazio e del tempo.
- Ad esempio, il campo elettromagnetico descrive come le particelle cariche interagiscono attraverso le forze elettriche e magnetiche. Le onde elettromagnetiche, come la luce, sono eccitazioni di questo campo.
3. **Relazione tra Natura Ondulatoria e Teoria dei Campi**:
- Nella teoria dei campi quantistici, le particelle sono viste come eccitazioni quantizzate dei campi. Ad esempio, un fotone è un'eccitazione quantizzata del campo elettromagnetico.
- Le onde che descrivono il comportamento delle particelle sono soluzioni delle equazioni dei campi. Queste onde rappresentano la probabilità di trovare una particella in una determinata posizione e momento.
- La natura ondulatoria delle particelle è quindi una manifestazione delle proprietà dei campi quantistici. Le onde di probabilità che descrivono le particelle sono direttamente legate alle proprietà dei campi.
In sintesi, la natura ondulatoria dei fenomeni fisici e la teoria dei campi sono strettamente interconnesse. La teoria dei campi fornisce un quadro teorico per descrivere come le onde e le particelle interagiscono e si comportano nello spazio e nel tempo.
Non so se avete notato l'espressione usata per indicare che "le onde elettromagnetiche, come la luce, sono "eccitazioni" di questo campo"; "un fotone è un'eccitazione quantizzata del campo elettromagnetco"...
Insomma, le particelle si "eccitano" e hanno una natura ondulatoria proprio come noi! Che ci eccitiamo e siamo molto ondeggianti nei nostri stati d'animo, che a questo punto dovremmo chiamare "campi d'animo".
Ma il il fatto che le particelle si "eccitino" e siano campi ondulatori non è una "umanizzazione" della fisica?
Mi sono spiegato male.
Quando diciamo che le particelle si "eccitano", stiamo usando una metafora per spiegare che una particella ha assorbito energia e ha cambiato stato. Questo linguaggio rende più facile comunicare concetti astratti e complessi.
La descrizione delle particelle come campi ondulatori è un modo per rappresentare la loro natura duale, che può comportarsi sia come particelle discrete che come onde continue.
Ma non è che nella fisica e nella mente esistano leggi analoghe? Io lo dico sempre. I due campi non sono affatto separati.
Diciamo che nella fisica possiamo misurare le cose, avendo anche a disposizione un linguaggio dedicato, la matematica, mentre nella mente non possiamo utilizzare numeri che escludano proprio quei "qualia" (proprietà mentali) che vorremmo misurare.
Ma dobbiamo allora rassegnarci a non "misurare" in nessun modo i qualia? Eppure i qualia hanno la stessa dinamica dei fenomeni fisici.
E c'è la probabilità che tutto sia quantità, che le qualità emergano dalle quantità, in una bella diade.
I "qualia" sono un concetto filosofico che si riferisce alle esperienze soggettive e qualitative della coscienza. In altre parole, i qualia sono le sensazioni individuali e personali che proviamo, come il gusto di una fragola, il colore rosso, il suono di una sinfonia o la sensazione di dolore.
Ecco alcune caratteristiche chiave dei qualia:
1. **Soggettività**: I qualia sono esperienze personali e soggettive che variano da individuo a individuo. Ad esempio, il modo in cui una persona percepisce il colore rosso potrebbe essere diverso da come lo percepisce un'altra persona.
2. **Qualità**: I qualia sono definiti dalle loro qualità sensoriali. Ad esempio, il sapore dolce di una fragola è un quale specifico che può essere distinto da altri sapori.
3. **Ineffabilità**: I qualia sono difficili da descrivere a parole. Anche se possiamo parlare delle nostre esperienze, è spesso difficile comunicare esattamente come percepiamo qualcosa.
4. **Esperienza diretta**: I qualia sono esperienze immediate e dirette della coscienza. Non possono essere ridotti a descrizioni fisiche o scientifiche, ma sono vissuti direttamente dall'individuo.
Il concetto di qualia è centrale in molte discussioni filosofiche sulla natura della coscienza e della mente. I filosofi si interrogano su come e perché esistano i qualia e su come possano essere spiegati in termini di processi fisici e neurologici.
Però, la situazione mi sembra assurda. Per la nostra vita sono più importanti queste esperienze soggettive che le esperienze oggettive delle leggi fisiche.
Eppure, noi abbiamo più sviluppato la conoscenza delle cose fisiche che delle cose interiori. Come mai?
Io non soffro se una particella va storta anziché dritta, ma se il mio sentimento d'amore va storto anziché dritto, soffro, eccome!
Come mai abbiamo sviluppato prima la conoscenza delle cose esteriori che delle vicende interiori? Che per noi sono più importanti?
Perché questa esternalizzazione?
Nessun commento:
Posta un commento