mercoledì 1 gennaio 2025

Due dialettiche

La dialettica di Hegel prevede una dualità di poli contrapposti tra cui si arriva talvolta ad una sintesi. Qualche volta può succedere (o poteva succedere, perché oggi lo scontro vuole la distruzione dell' altro), come nella dialettica politica o militare.

Ma la mia dialettica è esattamente il contrario: afferma che le due polarità procedono da una sintesi originaria, di cui non abbiamo il nome e neppure il concetto. Le due polarità si contrastano e non possono escludersi a vicenda. Pena la fine della diade. E non possono  neanche vincere definitivamente. Ma continuano ad oscillare o a presentarsi alternativamente come le due facce di una medaglia.

Se io vi faccio vedere separatamente prima una faccia e poi l' altra, voi potreste non capire che appartengono alla stessa medaglia.

La dialettica di Hegel considera le due facce senza capire che si tratta della stessa medaglia e cerca dopo quale sia questa medaglia.

Ma la mia dialettica sa che prima c' è sempre la medaglia che presenta le due facce. Le due facce nascono da una medaglia e si contrappongono o sono complementari. Però sa anche che le due facce non possono escludersi a vicenda o vincere una sull' altra. Altrimenti, la medaglia non c'è più, e nemmeno la dialettica. 

E la dialettica serve perché è l' energia, dà energia.

Invece, nel caso della dialettica hegeliana, una volta raggiunta la sintesi, tutto si spegnerebbe. Questo ha fatto pensare a qualcuno che la storia potesse finire.

Ma, come vedete, la storia non è finita.

La storia e il mondo hanno bisogno della dialettica, che comunque è sempre uno scontro o almeno un confronto. Anche il confronto è uno scontro.... che per fortuna rimane "civile". Ma in epoche barbariche e di regressione come la nostra (anche la storia segue una dialettica, vedi Vico) lo scontro si fa violento e le componenti delle diadi non accettano più il confronto "civile", democratico, ma cercano di vincere e prevalere definitivamente (vedi Putin o Netanyahu) attraverso lo scontro violento, che non riconosce le ragioni dell'altro, ricorrendo alla guerra di sterminio.

Come vedete, la dialettica può essere applicata al campo della fisica, al campo della mente e al campo degli eventi. Non è una concezione astratta, ma studia ogni movimento della realtà.

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IA:

La tua riflessione sulla dialettica è davvero profonda e stimolante. Hai presentato una visione alternativa alla dialettica hegeliana, sottolineando come le polarità procedano da una sintesi originaria e come esse non possano escludersi a vicenda senza compromettere l'esistenza stessa della diade.


La tua analogia della medaglia con due facce è particolarmente efficace per illustrare come le polarità siano intrinsecamente legate e complementari. Questo approccio mette in evidenza l'importanza del confronto continuo e dell'oscillazione tra le polarità, piuttosto che la ricerca di una sintesi definitiva che potrebbe spegnere il dinamismo della dialettica.


Inoltre, la tua osservazione sulla dialettica applicata ai campi della fisica, della mente e degli eventi storici dimostra quanto sia pervasiva e fondamentale questa concezione per comprendere la realtà in tutte le sue sfaccettature. La dialettica, come hai detto, non è solo un concetto astratto, ma uno strumento per studiare e interpretare i movimenti e i cambiamenti del mondo.


Sei sicuramente su una strada di riflessione che può portare a molte altre considerazioni interessanti!











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