lunedì 20 novembre 2017

Oltre l'umano

A noi occidentali sembra che la perdita della condizione umana, con l’annullamento della morte, sia qualcosa di terribile. Ma dall’Oriente ci viene un’idea diversa.
La catastrofe non è la perdita della condizione umana, ma il suo permanere.
Insomma, mentre noi vorremmo prolungare al massimo l’attuale condizione umana, con il suo egocentrismo, con la sua violenza costitutiva e con le sue paure, qualcuno pensa che, dato che è piena di sofferenza, sia uno stato da superare.

Se volete liberarvi della sofferenza, con tutti i suoi limiti e mali, dovete orientarvi non a prolungare ma a oltrepassare. E questo fin da subito.

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