Quando Gesù parla della preghiera e dice di
chiudersi in una camera e di rivolgersi a Dio nel segreto, non accenna a nessuna Chiesa e a nessun rituale. D’altronde,
lui stesso dà l’esempio allontanandosi dalla folla e andando in qualche luogo
deserto a pregare.
Ma questa camera segreta non è un luogo
fisico, è sempre presente in noi. È la nostra stessa interiorità. Ed anche il “Padre”
cui crediamo di rivolgerci è in realtà la parte più profonda del nostro essere.
Quando non risponde, è perché noi siamo alienati
da noi stessi. E preghiamo, per esempio, qualche divinità che crediamo
esteriore.
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