Se il Tutto è infinito, non può avere né un
inizio né una fine. Questo Tutto sarebbe per definizione Dio.
Il problema è che gli uomini separano Dio dal
mondo e lo immaginano collocato in un superuranio. Così facendo, introducono il
tempo, lo spazio, la nascita e la morte.
Guardate gli effetti di questa strana idea di
un Dio-Altro: chi crede in questa idea di Dio, mette al mondo la morte. E poi
si affida a questo Dio per garantirsi una qualche sopravvivenza in un aldilà.
Che pensiero arzigogolato!
In realtà il Dio-Tutto è già immortale, nel
suo insieme e in tutte le sue parti.
Non è dunque dalla fede in un Dio del genere
che nasce l’immortalità. Ma dalla non-fede.
La non-morte è già assicurata.
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