In questi giorni che precedono il Natale
arrivano senza sosta inviti a dare soldi ad associazioni benefiche e alla
Chiesa.
Già, Gesù avrà anche moltiplicato i pani e i
pesci. Ma non i soldi. E a quelli provvedono alacremente i nostri preti, con le
loro banche, i loro investimenti, i finanziamenti statali, le loro immense
proprietà immobiliari, le loro evasioni fiscali e i loro intrallazzi.
Si parla tanto di povertà. Ma, per risolverla,
non c’è bisogno di miracoli e neppure di carità: basterebbe un buon sistema
sociale.
Eppure a questo non si provvede, perché si vuole
che i poveri si umilino e preghino i potenti. Altrimenti, i potenti che cosa
stanno lì a fare?
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