L’universo, il tutto, la Totalità, non ha
bisogno di nessun Creatore, perché è eterno, senza nascita e senza morte, ed
autogeno. Non ha un inizio, non ha una fine. Si crea e si distrugge di
continuo.
Non ha bisogno di nessuna guida esterna,
perché è tutto compreso in sé. Diviene da sé, infinito e immortale.
La negatività dell’idea di Dio è che
giustifica la disuguaglianza e l’ingiustizia sociali, la contrapposizione tra
dominatore e dominato.
Lo confessa chiaramente san Paolo quando dice
che tutte le autorità sono volute da Dio e ad esse bisogna essere ubbidienti.
La verità è che non è Dio che crea le
autorità, ma sono le autorità che creano Dio per avere una pezza di appoggio. Tutti
i re, per esempio, fanno credere di essere di origine divina.
Così gli uomini accettano come naturale lo
sfruttamento da parte dei potenti e non osano ribellarsi. Non sanno che l’universo
è democratico e non monarchico. Non c’è nessuno che lo guidi, non c’è nessuno
che comandi.
Ai nostri preti, ai nostri Papi, questo non
entra in testa. Altrimenti come farebbero a fondare il loro potere?
“Signori, il tempo della vita è breve…
Se viviamo,
viviamo per calpestare i re.”
Shakespeare,
Enrico IV
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